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La riconversione dell’Italia che passa per l’Europa

Nello speciale di questa sera, ospiti di Samuele Ciambriello per il circuito LunaSet, Sergio Barile di Scelta Europea, Elena Giovanna Palladino e Roberto Ruocco di Green Italia, Giosi Ferrandino del Partito Democratico e Maria Ipri del Movimento 5 Stelle.

EUROPA E FONDI EUROPEI. «Si deve ripensare al rapporto tra Italia ed Europea. Vogliamo che si rivedano i trattati altrimenti chiederemo la consultazione popolare sull’euro, non avendola mai fatta». È netta la posizione di Maria Ipri che condanna anche i parlamentari italiani fino adesso impegnati a Bruxelles. «Noi puntiamo a portare parlamentari che stiano li per lavorare e portare le istanze dei cittadini. Ogni tre settimane scenderemo qui a parlare con i piccoli produttori non con la grande distribuzione».

Per Barile, dovrebbe essere reinterpretato il ruolo dell’Italia che «ha grandi opportunità ma fino adesso ha solo subito gli indirizzi dell’Europa che non è stata intesa come una comunità a cui appartenere. L’idea di Spinelli era di un paese dei paesi, per questo occorrono obbiettivi condivisi».

Punta all’unità nazionale Ferrandino secondo cui «l’Europa può fare tanto ma occorre capire che tutti devono dare una mano per far uscire il paese dalle difficoltà che si trova. Bisogna puntare su un’Europa che mette al centro la persona e non il sistema finanziario, così da avere in pochi anni gli stati uniti d’Europa».

TERRITORI E LAVORO. «Occorre ripartire da una riconversione industriale» per la Palladino, in un ottica di rispetto dell’ambiente così come «ha fatto Vincenzo Fornaro, un tarantino che ha osato un intervento coraggioso per bonificare i terreni inquinati dall’Ilva: piantare canapa. Bisogna investire soprattutto sulla formazione e sull’istruzione».

Il lavoro come problema principale per Ferrandino «per questo motivo occorre destinare una cospicua fetta di risorsa su formazione e ricerca. Bisogna rendere più facile l’accesso ai fondi europei anche a piccole e medie imprese che hanno la possibilità di creare subito nuovo lavoro. Inoltre alleggerire la burocrazia come già sta facendo il governo. Penso a quei comuni che hanno risorse da poter utilizzare e non possono spenderle per questa eccessiva rigidezza del patto di stabilità».

Ruocco auspica un «ritorno alla partecipazione di tutti i cittadini così come avveniva anni fa. In questi anni qualcuno in Italia ha navigato contro, e la dimostrazione è rappresentata dalla cattiva gestione della sanità. Alla base di ogni ragionamento politico deve esserci la tutela dell’ambiente».

Secondo Barile «la nostra regione è all’avanguardia nel mondo per la ricerca spaziale ma non ha rilevanza nel contesto continentale perché l’Italia non ha un ruolo importante in Europa. Se continuiamo a dire che domani andiamo via dall’esperienza comunitaria, non acquisiamo mai un ruolo di rilievo».

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