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L’ABECEDARIO DEI SOCIAL NETWORK: AAA cercasi… perché sto su facebook

In questa rubrica esploriamo il mondo dei social network attraverso una analisi di argomenti esposti in ordine alfabetico. Ma per cominciare pubblichiamo le risposte degli “amici” in un sondaggio virtuale in cui abbiamo chiesto.”Perché stai su Facebook?”. Ecco le risposte.
“ E’ come andare in piazzetta con l’idea di ascoltare qualche chiacchiera di qualcuno che conosci o magari sbirciare qualche viso sconosciuto con i suoi pensieri ”. (E. M.)
“ E’ il caffè di mattina…la compagnia dopo pranzo per chi come me è in pausa lavoro e prende un digestivo virtuale con gli amici…il contatto con l’esterno per sentirsi in mezzo agli altri anche quando sei solo”. (D. F.)
“Nella vita di tutti i giorni Facebook per me non ha un ruolo ben definito. Per comunicare con gli altri ci sono il telefonino o l’email, che uso di più. In linea di massima, però, il mio mondo è fatto di relazioni in presenza”.(A. S.)
“Mi chiedo: che ci faccio qui? Sarà il bisogno di sentire la vicinanza di altre persone. O il bisogno di non sentirsi soli. C’è un aspetto importante di questa comunanza: la possibilità di riprendere contatto con persone ormai scomparse dalla nostra mente. E’ stato bello. Basta questo a giustificare la nostra presenza”.(R. U.)
“Inizialmente è stata la curiosità a farmi avvicinare a Facebook. Poi questa infinita possibilità di interagire con persone diverse”.(B. S.)
“Per me facebook è un modo nuovo ed alternativo di comunicare, di entrare in contatto con persone a noi più o meno vicine. Facebook mi ha fatto riscoprire la bellezza e il piacere dello “scrivere” che avevo da tempo messo da parte: ho buttato giù pensieri di auguri, stati d’animo, annunci e, negli ultimi tempi, addirittura racconti e qualche poesia. L’handicap sta sicuramente nel fatto che non consente di guardare in volto l’ interlocutore né di ascoltarne la voce. E questa “non partecipazione dei sensi” costituisce per me un limite Ma c’è anche un altro motivo che mi ha portata ad intraprendere quest’avventura virtuale: quello di conoscere e di misurarmi su un terreno che è familiare alle mie figlie. Ho voluto capire come funziona questo nuovo modo che hanno i ragazzi di comunicare, rendermi conto in prima persona quali fossero gli eventuali pericoli.”. (F. S.)
“Come uso fb?… vediamo.. lo uso per restare in contatto con persone che magari non vedo tutti i giorni, come per esempio i miei compagni del liceo.. ormai ognuno ha preso la propria strada, ma grazie a fb riusciamo a mantenerci aggiornati e mi è molto utile anche per scambiare informazioni con i miei colleghi dell’università. Ma soprattutto mi piace usare fb per esprimere un pensiero, dire la mia opinione. Fb è uno dei più grandi mezzi di comunicazione.. se si vogliono informare le persone di una notizia che magari in tv non si sente. Basti pensare a quando c’è stato il referendum sul nucleare e sull’acqua, la propaganda che c’è stata è stata incredibile! Questo è per me fb.. un modo “alternativo” per comunicare!”. (G. I.).
“Per me facebook è un’invenzione geniale che ha rivoluzionato la comunicazione, non tanto per la possibilità di condividere foto, video, parole e suoni in una sorta di diario personale. Ma sta diventando sempre più difficile separare la curiosità dalla dipendenza da esso. Io stesso, che lo uso quotidianamente, sono tentato spesso di disattivarlo”.(G. D.)
“Un attimo! Accendo il computer e non sento più la distanza che da New York mi separa dall’Italia!”. (M. S.)
“ Mi dà la possibilità di comunicare con amici che lontani e di divertirmi, scambiandoci immagini e battute”.(T. M.)
“Facebook è il modo più bello di sentirmi ancora tra i miei amici del mare, tra i miei cugini che vivono lontano. E’ un po’ tutti noi: condividiamo gli stati che ci rappresentano, cose che ci interessano o semplicemente ci fanno sorridere. Non ha età, è per tutti quelli che hanno voglia di non sentirsi soli, di condividere ciò che pensano e provano. Sicuramente i contatti reali sono tutt’altra cosa, ma fb è una stupenda alternativa.”(F. M.)
Per me fb è solo un passatempo. E’ curioso, però, osservare che più progrediscono gli strumenti di comunicazione, più le persone si allontanano”.(A. P.)
“I social network possono essere anche di aiuto in difficili e dolorose circostanze della vita. Questo è capitato a me e alla mia famiglia e grazie all’abbraccio virtuale di tante persone non ci siamo sentiti soli nell’affrontare la quotidianità dopo una dolorosissima perita”.(G. C.)
Ho scoperto persone di cui spesso mi chiedevo: “Chissà che fine hanno fatto!”. Ritrovato vecchi amici di cui non avevo più notizie. Guardo foto, ascolto canzoni, guardo video che mi invitano a condividere. Scrivo e ricevo risposte in tempo reale. Posso sintetizzare il mio pensiero in poche parole con una battuta, ricevo subito commenti da un mio breve scritto. Arricchisco il mio vocabolario imparando termini del linguaggio settoriale della “rete”: account, web, link, file, download, chattare, taggare, postare… (P. S. )
Utilizzo lo strumento social non per accaparrarmi spazio e considerazione nella società, in quanto di società ce n’è una sola, ed è quella reale, che ci vede partecipi materialmente ed emotivamente e da cui il contatto umano non può prescindere. Niente like, nessun bisogno di apparire, di dimostrare, di catturare gratitudine e consensi, ma utilizzare Facebook per catalogare foto, video ed immagini che raccontano la mia vita umana e professionale. Così facendo ho a disposizione, in maniera gratuita ed immediata, attraverso anche una piattaforma semplice e vasta, un archivio in cui conservare e catalogare foto di famiglia, foto personali e foto ricordo. Ma personalmente ritengo che quel poco di tempo che ci rimane a disposizione durante la giornata, dobbiamo sfruttarlo per leggere un libro, ascoltare musica, guardare un film, un documentario, o magari dilettarci in cucina o con i nostri hobby di sempre, piuttosto che spenderlo di fronte ad un monitor luminoso ed apparente. (L. M.)

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