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Le misure anti-crisi delle Università italiane

La fine delle vacanze per molti giovani neo-maturati coincide con la scelta della Facoltà da frequentare e del nuovo percorso di studi da intraprendere… quello più o meno definitivo che alla fine del suo ciclo “dovrebbe” permettere al laureato di avere accesso ala carriera lavorativa desiderata.

La crisi che da tempo imperversa sul nostro Paese, sta trasformando l’Università in un bene quasi di lusso. Non tutte le famiglie hanno la possibilità economica di sostenere onerose tasse e cospicue spese per i libri: se poi aggiungiamo la retta da pagare per i test d’ingresso, agli Atenei non resta che mettere in atto una vera e propria “caccia alla matricola”, con diversi incentivi per gli aspiranti studenti universitari. Qualche esempio. Le Università di Teramo e Chieti premiano la meritocrazia e dimezzano i costi per gli studenti più brillanti, la Cattolica di Milano ha investito 900mila euro per coprire i costi delle borse di studio, a Venezia la Ca’ Foscari promette sconti da 230 euro per gli abbonamenti ai traghetti interni alla Laguna e offre vitto e alloggio per i 16 migliori fuori sede italiani e stranieri e Camerino infine,  il primo anno sarà gratis per gli studenti con genitori disoccupati o cassintegrati.

Anche l’Università degli Studi Suor Orsola Benincasa di Napoli ha predisposto un pacchetto di misure “anti crisi” per contenere i costi delle tasse universitarie, premiando soprattutto gli studenti più meritevoli. Il prestigioso e storico ateneo napoletano ha stabilito infatti che coloro che superano il test d’ingresso vengono premiati con la possibilità di detrarre già dalla prima rata delle tasse per l’immatricolazione il costo sostenuto per la partecipazione al test. Ma c’è di più, perché, come spiega il Rettore Lucio d’Alessandro è stata ideata una nuova formula per l’iscrizione ai test d’ingresso proprio per consentire ai giovani neo-maturati che si apprestano ad una scelta così importante di farla, senza aggravio di costi, nel modo più consapevole possibile. Al Suor Orsola è, infatti, possibile partecipare a tutti i test d’ingresso per i corsi di laurea a numero programmato Scienze della Comunicazione, Psicologia, Scienze del Servizio Sociale, Giurisprudenza, Scienze della Formazione Primaria e Restauro dei Beni Culturali), pagando una sola volta la tassa di iscrizione al test, che per altro, nella misura di 40 euro, risulta già decisamente più bassa della media nazionale. “Quella della partecipazione a tutti i test d’ingresso – evidenzia d’Alessandro – è una ulteriore opzione che abbiamo voluto concedere agli studenti ancora indecisi proprio per consentire loro una riflessione ancor più ponderata e “testata” sulla scelta del percorso formativo da intraprendere”

Il pacchetto “anti-crisi” del Suor Orsola, prevede inoltre un premio al merito per i migliori neo-maturati con un sconto di 500 euro sulle tasse universitarie per tutti coloro che hanno ottenuto 100 come votazione all’esame di maturità e di 300 euro per coloro che hanno avuto un voto dal 95 al 99.

E ancora, l’Ateneo napoletano ha messo in atto un’innovativa politica di tasse universitarie che il Rettore definisce “contratto con lo studente” con cui l’Università si impegna a non aumentare le tasse negli anni successivi ad un livello più alto di quello pagato nell’anno di immatricolazione.

Ci si aspetta dunque che le nuove misure adottate dalle Università italiane a favore delle matricole arresti il calo di iscrizioni: un dato preoccupante, che ha visto crollare il numero dei laureati in Italia, facendo perdere terreno al nostro Paese rispetto al resto d’Europa.

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