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LEGGE ELETTORALE: PRIMO VIA LIBERA MENTRE SI CERCANO INTESE FRA PARTITI

Con il via libera della commissione Affari costituzionali della Camera inizia l’ultimo chilometro della corsa per la nuova legge elettorale. Il modello tedesco, rivisto in chiave italiana ha  i voti del Pd, del Movimento 5 Stelle, Forza Italia e Lega, che mettono il testo a riparo da eventuali “perturbazioni” politiche da qui alla prima settimana di luglio, timing indicato da tutte le forze coinvolte come data utile per l’approvazione definitiva della norma.  Il relatore della legge elettorale sia Emanuele Fiano, del Pd, che riferirà già da domani in aula. Per la minoranza, invece, i relatori sono 5, Ignazio La Russa per Fratelli d’Italia, Gian Luigi Gigli per Centro democratico, Antonio Distaso per Conservatori e riformisti, Tancredi Turco per Alternativa libera e Stefano Quaranta per Articolo 1 Movimento democratici e progressisti. Ettore Rosato, capogruppo dem della camera, si è così espresso: “Noi stiamo lavorando normalmente, non stiamo facendo la legge elettorale in tappe forzate, si deve approvare entro i primi di luglio perché dopo si entra nella fase della legge di bilancio. Penso sia giusto andare a votare prima, ma il Pd non farà cadere il governo. Gentiloni  è un ottimo premier, non abbiamo criticità verso l’Esecutivo, ma la maggioranza è cambiata, non abbiamo più i voti di Mdp in Senato e il rapporto con Ap si è rotto”. Dall’opposizione  Giorgia Meloni ha aperto uno spiraglio per  una possibile intesa:“Fratelli d’Italia voterà tutti gli emendamenti di qualunque gruppo per dare la possibilità ai cittadini di scegliersi i propri eletti con le preferenze. Se verranno introdotte voteremo sì alla legge elettorale”. E’ diffidente  Giulio Marcon, presidente del gruppo Sinistra Italiana-Possibile alla Camera,che sentenzia: “Il diavolo si nasconde nei dettagli, per la fretta di alcuni che vorrebbero il voto subito si rischia di fare un gran pasticcio”. A ribattere è il Movimento 5 Stelle, attraverso un post pubblicato sul blog dal capo politico e garante, Beppe Grillo, che recita così: “Il nuovo partito dei cambia casacca, gli ex piddini (D’Attorre, Bersani, D’Alema, Speranza ecc) che hanno votato tutte le porcate renziane (jobs act incluso), ha una paura fottuta di andare alle elezioni e sta facendo di tutto per sabotare la legge e impedire agli italiani di esprimersi democraticamente con una legge finalmente costituzionale”. Infine, soddisfatto, Renato Brunetta  di Forza Italia, ha chiosato così : “Il modello tedesco era la proposta di Berlusconi, originariamente. I quattro partiti più importanti hanno fatto sostanzialmente una convergenza su questo modello e il risultato è che si risponde in maniera positiva alla richiesta fatta dal presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, della massima condivisione”.

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