Il Fondo Monetario Internazionale ha rivisto al ribasso le stime per la crescita mondiale. Nel World Economic Outlook di aprile si legge che “dopo una forte ripresa nel 2021, gli indicatori di medio termine indicano che l’attività globale è rallentata. Si prevede che la crescita globale diminuisca dal 6.1% nel 2021 al 3.6% nel 2022 e 2023 – in calo rispettivamente di 0.8 e 0.2 punti rispetto a quanto stimato nel World Economic Outlook di gennaio 2022″.
“Le previsioni per gli Usa erano già state riviste al ribasso. Il taglio ulteriore di 0.3 punti riflette un ritiro più veloce del supporto monetario rispetto a quanto stimato in precedenza e l’impatto di una crescita minore nei partner commerciali, che è il risultato della distruption dovuta alla guerra“.
Anche il Regno Unito vede la sua crescita diminuire. Il Fmi prevede che si attesi al 3.7% nel 2022 e all’1,2% nel 2023, in calo rispettivamente di 1 punto e 1.1 rispetto a quanto aveva previsto a gennaio. Poi aggiunge: “Si prevede che i consumi saranno più deboli per via dell’inflazione che erode il reddito disponibile reale e che condizioni fiscali più stringenti raffreddino gli investimenti”.
Per quanto riguarda l’Asia, il Fmi riferisce che “si prevede una domanda esterna in calo alla luce della guerra in Ucraina” e che, più in generale, “i limitati legami commerciali diretti [della regione] con l’Ucraina o la Russia significheranno che le ricadute saranno limitate ai canali dei prezzi delle commodities e a impatti indiretti come una domanda più debole da partner commerciali cruciali, come l’area euro”. (Skytg24)