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LIVORNO, AVVISO DI GARANZIA PER IL SINDACO 5 STELLE FILIPPO NOGARIN

«Come già avevo previsto in questi giorni, stamattina ho ricevuto un avviso di garanzia legato alla richiesta di concordato per l’Aamps di Livorno del tutto identico a quello dell’assessore Lemmetti.
Non conosco ancora quale sia la contestazione specifica che la procura muove nei miei confronti.
Sono fermamente certo di aver sempre agito per il bene dell’azienda e dei livornesi, provando a salvare una situazione disastrosa lasciataci in eredità dal Pd, ma sin d’ora posso ribadire che nel MoVimento 5 Stelle non si aspetta certo una sentenza per dimettersi, perché noi non siamo legati ad alcuna poltrona.
Se già durante le indagini preliminari dovesse emergere una condotta contraria ai principi del MoVimento 5 Stelle sono pronto a dimettermi».

Sono le parole con cui Filippo Nogarin, sindaco di Livorno, ha annunciato tramite il suo profilo Facebook di aver ricevuto un avviso di garanzia. Come pure il suo braccio destro Gianni Lemmetti, assessore al Bilancio, anche il sindaco pentastellato è indagato per bancarotta fraudolenta, come pure sono indagati l’ex sindaco PD, Alessandro Cosimi, e amministratori dell’Aamps.

Il fatto è questo: l’Aamps è la società di raccolti dei rifiuti partecipata al 100% dal comune di Livorno che si porta sulle spalle ben 40 milioni circa di debiti. L’inchiesta avviata dalla magistratura coinvolge una decina di persone (compresi l’amministratore dell’azienda Enzo Chioini e politici locali) e indaga sugli anni che vanno dal 2012 al 2016. Dure proteste nei confronti dell’amministrazione, con grida e manifestazioni contro il sindaco, e sciopero dei netturbini con l’immondizia accumulata per le strade sono gli scenari di cui è stata protagonista Livorno già verso la fine del 2015. E intanto, M5S e PD giocavano al rimbalzo con le reciproche responsabilità, il primo accusando di aver ereditato milioni di debiti dall’amministrazione precedente, e il secondo tacciando i grillini di incapacità.

E mentre Beppe Grillo comunica il suo sostegno al sindaco Nogarin, questo dice di essere pronto a dimettersi se ce ne sarà la necessità. Intanto, in molti hanno notato la discrepanza tra il dire e il fare in casa 5 Stelle. Poche ore son passate da quella visita di Luigi Di Maio a Lodi, per chiedere a gran voce le dimissioni del sindaco Simone Uggetti e della sua giunta. Nonostante la differenza tra i due casi – Nogarin è stato raggiunto da un avviso di garanzia, Uggetti è in custodia cautelare – resta il fatto che entrambi sono indagati. Ci si aspetterebbe che chiedesse lo stesso al suo collega livornese. Intanto, anche il blog di Beppe Grillo sembra tacere l’accaduto, per ora.

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