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LUNGOMARE DI NAPOLI, MENO VILLAGGI E PIU’ CONTROLLI

Il lungomare di Napoli è sicuramente una delle zone più belle della città, la cornice dello splendido golfo su cui affaccia la città. Proprio per la sua vicinanza al mare d’estate diventa meta di moltissimi ragazzi, che decidono di trascorrere lì le serate con gli amici. Il lungomare di Napoli diventa quindi, soprattutto nel week end, una zona frequentatissima da giovani e non. Diventa anche una zona dove i controlli sono fatiscenti e troppo spesso avvengono risse e accoltellamenti tra ragazzini. L’ultimo è avvenuto sabato, quando un ragazzo di soli tredici anni ha ricevuto sei coltellate, di cui una molto vicina allo stomaco. E ‘successo tutto a causa di un posto su un muretto di Via Partenope. «Non c’è stata nessuna colluttazione, sono stato colpito per non aver fatto nulla», queste le parole del giovane Salvatore, ricoverato all’ospedale Loreto Mare. A quanto pare ci sarebbe stato un battibecco tra un gruppo di ragazzi per chi di loro dovesse sedersi su un muretto. Dopo che Salvatore con gli amici credeva che fosse tutto finito, l’altro gruppo è ritornato, inferendogli sei coltellate, tra cui una se fosse andata più in fondo, avrebbe potuto comportare danni molto più seri. Quella che doveva essere un’allegra serata tra amici, si è trasformata in un vero incubo.

E purtroppo non è la prima volta che si ascolta di ragazzini, ancora minorenni, che utilizzano coltelli come armi, inferendo colpi che troppo volte potrebbero essere fatali. A Napoli avviene ovunque, dal Centro Storico a San Pasquale, senza alcuna differenza di zona. E d’estate è il lungomare a diventare scenario di lotte tra baby gang o aggressioni punitive a gruppi di giovani adolescenti, che vorrebbero solo trascorrere una tranquilla serata. Per non parlare degli scippi e delle rapine. Fa discutere, dunque, che non si pensi ad aumentare le forze dell’ordine e i controlli, soprattutto nel periodo estivo. Le volanti passano, ma forse viste le tristi vicende consumatesi troppe volte, bisognerebbe organizzare dei presidi fissi e delle ronde di agenti a piedi, visto che la zona è pedonale. Solo con un controllo più capillare si potrebbe evitare il ripetersi di aggressioni, accoltellamenti e rapine. Fa discutere, anche, che il primo pensiero dell’amministrazione non sia proprio questo, considerato l’alto tasso di microcriminalità che abita Napoli. Prima ancora di installare villaggi bisognerebbe pensare ad aumentare la sicurezza. Ora che per tutto il periodo estivo ci sarà il “Parthenope Village”, un’installazione di stand commerciali, attività di ristoro e ricreative. Una manifestazione, che con molta probabilità, soprattutto durante il fine settimana, sarà frequentata da comitive di giovani ragazzi. E’ dunque lecito pensare che prima di organizzare villaggi ed eventi sul lungomare, bisognerebbe prima aumentare i controlli, per evitare il ripetersi di aggressioni e cercare di arginare il fenomeno della microcriminalità, ormai perfettamente diramato nel territorio di Napoli. C’è chi, però, non si stupisce, dinanzi a questa “mancanza di organizzazione” se così la si vuole chiamare. Troppo spesso si assiste alla smania di creare grandi eventi, tralasciando particolari importanti. Non si vuole di certo dire che siano gli eventi a generare il fenomeno della microcriminalità. Ma pensare prima ai problemi esistenti sarebbe sicuramente un buon punto d’inizio.

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