Cultura

“L’UOMO CHE INSEGUIVA I DESIDERI”, UNA FAVOLA MODERNA RACCONTATA DA PHAEDRA PATRICK IN CUI NON SI MUORE MAI DAVVERO

Arthur Pepper si sveglia alle sette e compie con esattezza gli stessi gesti, le stesse cose da fare, come in un circolo vizioso: si veste seguendo un ordine preciso, mangia una fetta di pane tostato, poi alle otto e mezzo si mette a sistemare il giardino. Per Pepper  è l’unico modo per ovviare  al dolore per la perdita dell’amata moglie, Miriam, dopo tutta una vita passata insieme. Arthur è il protagonista di “L’uomo che inseguiva i desideri” di Phaedra Patrick, che ci conduce per mano nel giorno del primo anniversario della scomparsa di Miriam,  dove Arthur prende coraggio eprende a riordinare  gli oggetti di Miriam, e semi nascosta tra gli stivali, vede improvvisamente una scatolina. Dentro c’è un braccialetto con dei ciondoli: sono a forma di tigre, fiore, elefante, libro e altri piccoli oggetti, ma la moglie non indossava gioielli. Tuttavia, si accorge che su un ciondolo è inciso un numero di telefono, che egli  non può fare a meno di chiamare subito. Nel corso della storia, seguendo i ciondoli Arthur compie un viaggio che lo porta su un’assolata spiaggia di Goa che ha visto la donna giocare con un bambino indiano, a Londra da un famoso scrittore, in un’accademia d’arte dove è custodito un ritratto della moglie  da giovane, a Parigi in una raffinata boutique, in un castello della campagna inglese dove incontra una tigre, e in tanti altri luoghi sconosciuti. Un viaggio che gli fa scoprire una Miriam sconosciuta, ma che ha ancora tanto da dargli sulla vita. Ciò insegna che ognuno di noi custodisce una parte di se segreta che nasconde persino a chi ama,  più della sua stessa vita. E vediamo un uomo che insegue i desideri, un viaggio pericoloso nella persona con cui abbiamo condiviso la nostra vita e che ora non è più vicina.  Miriam era tutto il suo mondo,  i suoi vestiti, i suoi ricordi sono stati lasciati lì, senza essere toccati, in attesa di un momento di coraggio. Toccare i suoi vestiti, sentirne il profumo, il suo profumo e ad un tratto, gli si apre così un mondo, fatto di universi a cui sua moglie avrebbe voluto accedere e di desideri mai scoperti .  Perché le persone che amiamo non le conosciamo mai fino in fondo, ma sopratutto anche dopo la morte vi è qualcosa di loro che non ci abbandona mai, ci restano in qualche modo sempre accanto, non svaniscono mai del tutto. L’amore che ci hanno dato resta nelle loro cose, vi rimane impresso per sempre a raccontarci la vita che hanno vissuto, e tutto ciò che hanno sperato di vivere e che forse non anno mai vissuto. Basta non smettere di credere alla vita, e alle sue enormi possibilità, perdersi in essa per poi ritrovarsi.

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