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Manovra, Conte: “Chi non fa squadra è fuori dal governo”

“Qui bisogna fare squadra, chi non la pensa così è fuori dal governo”. Lo ha affermato il premier Giuseppe Conte, difendendo la Manovra. Il presidente del Consiglio ha poi annunciato che lunedì ci sarà un confronto dopo le tensioni all’interno della maggioranza. “La legge di Bilancio – ha ricordato – è stata deliberata e approvata da ministri di tutte le forze politiche”. Il presidente del Consiglio ha poi parlato delle elezioni regionali in Umbria, affermando che “non può influenzare il governo”, anche se rappresenta “un esperimento politico, molto importante”. “Io stesso ci credo molto, ma non può essere un test per l’esecutivo.

 “Questo è un governo orientato ad abbassare la pressione fiscale complessiva, se qualcuno pensa che stiamo qui ad aumentare le tasse si sta sbagliando”, ha proseguito Conte. Il piano anti-evasione “non può essere né smantellato né toccato. Io ho iniziato con il M5s che gridava ‘onestà onestà’ e nessuna forza politica deve tirarsi indietro”.  L’aliquota “al 15% per i redditi fino a 65mila euro non si toglie. Anzi, dopo la messa in campo del piano anti evasione il mio obiettivo è abbassarla anche dai 66mila ai 100mila euro. Voi ci dovete aiutare, con un aliquota al 15% uno non ha nulla da temere”, ha dichiarato ancora il premier. “Io non cerco voti, il mio programma e’ esplicito, vi può stare bene o meno”. 

“Ho avuto garanzie che arriveremo anche all’azzeramento o al contenimento delle commissioni” bancarie, ha annunciato Conte. “Voglio che la carte siano a disposizione, a zero costi, per tutti, anche per i commercianti che ora pagano commissioni che sono più elevate del dovuto”.  Nella serata di sabato un post sul blog M5s getta acqua sul fuoco. “Siamo soddisfatti che finalmente sia stato convocato un vertice di maggioranza lunedì, come avevamo chiesto”. E si elencano le principali richieste del Movimento: “introduzione subito del carcere ai grandi evasori e della confisca per sproporzione; obbligo del pos ma solo dopo aver abbattuto drasticamente i costi su carte di credito e dispositivi; revoca del cambio del regime forfettario per le partite Iva al 15%”.

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