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MARCO SARRACINO (PD):”CANDIDATURE? QUELLO CHE E’ ACCADUTO NEL MERITO E NEL METODO E’ VEROGNOSO. SONO DISPIACIUTO PER UNA VICENDA PERSONALE E COLLETTIVA.”

di Marco Sarracino

La politica è stata la mia scelta di vita. Per lei ho rinunciato a tante relazioni umane, ho trascurato la famiglia, gli studi e chi ha scelto di condividere un pezzo della propria esistenza con me anche se consapevole del mio carattere. Come sapete, nonostante la proposta della federazione provinciale del PD e della direzione regionale dei GD, nonostante il ruolo svolto nell’ultimo anno come portavoce nazionale della seconda mozione congressuale del partito, nonostante l’indicazione di molti segretari di circolo, iscritti, consiglieri comunali, un sindaco, assessori e dirigenti, non sarò candidato alle prossime elezioni politiche. Il motivo è tutt’ora sconosciuto. Ho letto numerose agenzie uscite nei giorni scorsi che parlavano di una serie di veti personali posti nei confronti della mia persona e di altri compagni da parte del segretario nazionale. Mi sento di escludere totalmente che possa essere accaduta una cosa del genere. Anche perchè cosa avremmo mai potuto fare di male in questi anni di militanza dal meritare un trattamento simile? Non possiamo certamente essere accusati di aver fatto perdere otto punti percentuali al partito negli ultimi otto mesi viste le nostre risicate responsabilità sul piano esecutivo e gestionale del PD. Non possiamo certamente essere accusati di essere ipocriti come quelli che chiedono di non aver alcun paracadute per poi finire nei migliori collegi del paese. Non possiamo di certo essere accusati di non averci messo l’anima, ma soprattutto non possiamo di certo essere accusati di non essere state persone libere che hanno avuto la volontà di mettersi in discussione e di misurarsi con il peso e il valore delle nostre proposte politiche. Nonostante questo non ci siamo, e probabilmente non sapremo mai il perchè. Quello che sappiamo è che quanto accaduto nella notte della direzione nazionale del PD, nel merito e nel metodo, è semplicemente vergognoso. Ministri che hanno scoperto di essere candidati in collegi lontano da casa, senza che venissero nemmeno consultati, assenza totale di forze giovani (tranne un unico caso in Calabria al quale va la mia totale stima), rinunce da parte di candidati che hanno preferito non essere presenti nelle stesse liste di chi ha una concezione familiare ed ereditaria del potere, taglio senza alcuna possibilità di dibattito di chi è stato minimamente critico nei confronti delle politiche portate avanti negli ultimi anni dal segretario nazionale. Insomma c’hanno chiesto una proposta (nei famosi caminetti che avevano detto di abolire), l’hanno ricevuta, e mentre noi in maniera educata siamo ancora ad attendere una risposta, le liste sono già pronte, votate e consegnate. Sono dispiaciuto, non lo nego, innanzitutto per una vicenda collettiva: non si può non notare infatti la totale acriticità da parte di chi condivide le cose che sto scrivendo ma non le palesa, specie se giovane, contribuendo dunque all’impoverimento politico e numerico della forza che avrebbe dovuto cambiare e rappresentare la parte migliore dell’Italia. Sono chiaramente inoltre dispiaciuto per una vicenda personale: sia perchè a 28 anni non è bello leggere sulla stampa e sulle agenzie (anche se non ci credo, meglio ribadirlo) che il segretario nazionale del partito per il quale hai sacrificato tanto, possa pensare di imporre un veto personale sulla tua candidatura, sia perchè ho difficoltà serie a spiegare come andare avanti a quei ragazzi che hanno condiviso questo percorso con me, senza alcun legame economico che ci tenesse insieme, ma solo per passione e per condivisione degli stessi ideali. Ma siccome alla fine ho sempre creduto che nella vita si debba ricominciare esattamente da dove si è iniziato, ritengo sia giusto innanzitutto per me, ricominciare da tutte le cose che ho trascurato in questi anni, ringraziando i tanti che ci speravano e che hanno lottato, chi mi ha spronato a non mollare mai e chi ha investito nelle mie battaglie politiche. Con la consapevolezza che il 5 Marzo ci sarà un campo largo da dover ricostruire.

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