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MATTARELLA IN VIAGGIO IN ARGENTINA: “I MIGRANTI FONTE DI CRESCITA”

Si parla di “business forum” nella capitale argentina, dove il tem dell’immigrazione è stato l’oggetto di questo viaggio dove si è spinto il Presidente Sergio Mattarella, il quale durante il Congresso in Argentina si è così espresso su di un tassello molto delicato dello scacchiere politico, in questi giorni:”Valori di apertura e accoglienza ci accomunano, anche su temi complessi quali quelli dei rifugiati e dei migranti, ai quali non singoli Paesi ma l’intera comunità internazionale è chiamata a dare risposte soddisfacenti e lungimiranti. L’apertura con la quale da questo Continente si è guardato al fenomeno migratorio quale fonte di opportunità, di progresso, di crescita sociale, rappresenta un esempio che dovrebbe illuminarci anche oggi“. Con Mattarella, anche il Ministro degli Esteri, Angelino Alfano.  Mattarella, come giusto che sia , ha induggiato lo sguardo sul nostro paese, sulle sue forze, sul mondo della globalizzazione, dell’informazione che vuol proteggere, che vuol sottacere le dinamiche politiche e che raramnente da spingersi oltre questa logica, e si è così espresso a riguardo:”L’ Italia crede che in un contesto sempre più globalizzato occorra mettere a fattor comune le informazioni, le competenze, i successi, rifuggendo dalle tentazioni del protezionismo, dalle involuzioni nazionalistiche, da artificiose chiusure in se stessi, che appaiono oggi antistoriche oltre che contro la logica e contro l’interesse della comunità mondiale. Nessun Paese, per quanto ricco o potente,  è in grado, da solo, di risolvere anche soltanto una delle grandi sfide con le quali l’umanità, oggi, si confronta. E’ sulla base della ferma convinzione che vi sia necessità di unire invece che dividere, di aprire piuttosto che chiudere, che consideriamo, quindi, una priorità condurre a conclusione dei negoziati tra Mercosur e Unione Europea“. Per Mattarella non a caso Argentina e Italia condividono il medesimo approccio riguardo la riforma del Consiglio di Sicurezza delle Nazioni Unite, e intorno a questa questione ha dichiarato: “I nostri Paesi auspicano possa assumere connotati di sempre maggiore rappresentatività ed efficacia. La continuità si riscontra anche nei contenuti che i nostri Paesi si impegnano a promuovere in ambito multilaterale. In questo senso, abbiamo un’opportunità assai rilevante: quella di poter sostenere insieme le nostre comuni visioni – quasi passandoci idealmente il testimone – con la Presidenza italiana del G7 di quest’anno e quella argentina del G20, nel 2018″. . Nel corso della visita di Stato, il Presidente della Repubblica italiana si è recato al Parque de la Memoria, monumento ai “desaparecidos”, affermando: “Dovete avere fiducia perché la forza della verità non si ferma mai”: così il Capo dello Stato ha rassicurato le madri di Plaza de Mayo che lo hanno incontrato e gli hanno chiesto di fare pressione su Mauricio Macri perché il governo blocchi la decisione della Corte suprema che rischia di anticipare la fine della carcerazione degli aguzzini dei loro figli. Dopo quest’incontro Mattarella ha gettato con loro fiori bianchi nel Rio de la Plata, dove vennero fatti sparire migliaia di oppositori. Mentre riferendosi all’accordo tra Mercosur e Unione europea, Mattarella ha così sentenziato:” Dobbiamo impegnarci con convinzione nella certezza dei vantaggi futuri. Per questo apprezziamo fortemente la spinta costruttiva impressa in proposito dall’Argentina. Ciascuna delle parti può nutrire, legittimamente, dubbi e preoccupazioni legati a singoli comparti produttivi, ma tali interessi possono trovare, nell’ambito di un dialogo attento, rispettoso, franco e approfondito, un punto di equilibrio, nell’ambito dei grandi benefici che l’accordo assicurerebbe a entrambe le comunità. Dobbiamo sforzarci di lavorare per non perdere di vista le opportunità, straordinarie, che una vasta area di libero scambio tra regioni economicamente complementari e fra Paesi amici può creare, in termini di crescita, di rafforzamento delle nostre società solidali, soprattutto in termini di prospettive per le nuove generazioni“. Le generazioni, sono le promesse da saper mantenere, oltre le distanze geografiche, politiche, culturali ed ideologiche  .

 

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