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MITI DI NAPOLI: LA STORIA DI BAGNOLI, EX POLO INDUSTRIALE DELLA CITTA’

Bagnoli è sempre stata vista di  buon occhio dai greci, in quanto il territorio era ricco d’acqua miracolose, pertanto decisero di stanziarsi. Dopo l’arrivo dei romani le terme  acquistarono  un valore sociale oltre che terapeutico e divennero un punto d’incontro tra le diverse classi sociali. Nel Medioevo,  Federico II di Svevia decise di curarsi presso le terme di Pozzuoli. Tuttavia, a causa di un’eruzione le terme di Tripergole furono distrutte, e solo con Don Pedro d’Aragona si cercò di recuperare le terme,  che avrebbe dovuto ricercare e restaurare le terme; in primis divise la ricerca in tre settori geografici, affidando a ciascuna una lapide.Verso l’ottocento si cercò di rivalutare le terme, in modo tale da poterci anche fare ricchezza, difatti venne instaurata una ferrovia in modo da farla divenire  un luogo di attrazione per i turisti; tuttavia, con l’istallazione dei complessi come l’Italsider di Bagnoli, si parla addirittura della fine del termalismo flegreo. L ’Italsider venne costruito sui territori di Bagnoli, in quanto il territorio comprendeva un cospicuo numero di terreni vasti che furono venduti ad un prezzo molto basso, pertanto venne favorita la vicinanza al mare affinchè si potesse realizzare la linea ferroviaria Roma – Napoli. Nel 1911 venne inaugurato il primo nucleo attivo dell’acciaieria, mentre  nel 1961 si decise di ingrandire il progetto concernente l’Italsider: si unirono alla fabbrica anche Cementir, Montecatini e l’Eternit, le quali costituirono le grandi mura industriali di Napoli.italsider-bagnoli-

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