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Napoli, Aurelio De Laurentiis: “Higuain mi ha indicato con il dito? centra soltanto la sua cultura, che ha dimostrato di essere piccola”

Il presidente del Napoli Aurelio De Laurentis durante un’intervista rilasciata al portale “beiN Sports” ha parlato di Napoli, Insigne, dell’allenatore Maurizio Sarri e poi è tornato sulla questione Higuain. Su quest’ultimo ha spiegato il motivo che aveva spinto Higuain, dopo il goal proprio col Napoli il perché avesse indicato la tribuna dove quella sera risiedeva proprio il patron azzurro: “Higuain mi indica col dito per assolversi davanti ai tifosi? Loro non sono stupidi, capiscono perfettamente. E comunque se tu sei una persona di buon gusto che conosce la storia, non puoi tradire la squadra dove hai giocato e dove ti sei affermato, per andare all’acerrima nemica di sempre, che è la Juve. Credo che sia una caduta di gusto, dove centra soltanto la sua cultura , che ha dimostrato di essere piccola”. Da queste parole è chiaro che il presidente non ha ancora “digerito” il tradimento fatto dal “pipita” e molto probabilmente questo non avverrà mai;  Poi lo stesso presidente si sofferma su tre dei giocatori attualmente nella rosa della squadra azzurra, due di loro sono al centro di voci di mercato, mentre l’altro ha appena rinnovato il proprio rapporto con la società. Per quanto riguarda i primi due, ovvero l’attaccante belga Dries Mertens e Koulibaly il presidente afferma: “Credo che il ragazzo abbia il desiderio di rimanere qui, bisogna capire che cosa ne pensa sua moglie. Il Chelsea offrì 55 milioni, ma dissi a Conte che non si poteva dar via uno come Koulibaly, a meno che mister Sarri mi dicesse “Aurelio, vado bene con Tizio e Caio puoi dare via chi vuoi”. Proprio su quest’ultimo, ovvero il tecnico toscano ex Empoli, il presidente dice: “Sarri ha un contratto che lo lega a noi per molti anni ha una clausola penale che può scattare tra un’altra stagione di 8 milioni di euro, che non mi sembrano pochi per andare ad allenare altrove”.  Infine il presidente spende due parole anche sul talento di Frattamaggiore, un attaccante, il quale ha già segnato 16 goal tra campionato (14 reti), Coppa Italia (1 rete) e Champions League (1 rete).  Queste sono le parole pronunciate sabato scorso in occasione della firma del rinnovo proprio dell’attaccante napoletano: “Sono contento che Lorenzo sia una bandiera. Perché ci vuole del tempo per costruire cose che durino. Lorenzo Insigne  un calciatore  che gioca un calcio suo, non paragonabile ad altri o da altri acquisibile”.

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