Cultura

Napoli, chiusi i lavori del convegno Enhancement Metaverso e Neurobioetica, Aspetti Medici Filosofici e Giuridici

Nella mattinata del 9 maggio, nella prestigiosa cornice della  Basilica Reale e Pontificia di San Francesco di Paola, dove per la particolare occasione è stata predisposta la Sala delle Confessioni, uno scrigno che ti avvolge in un clima di arte e cultura che solo questa particolare basilica sa esprimere, il luogo e la Prof.ssa Romano hanno ben saputo accogliere i prestigiosi relatori. Un  parterre delle grandi occasioni, il pubblico numeroso in sala ha accolto con un lungo e caloroso applauso i relatori prestando la massima attenzione. A prendere la parola, e moderare egregiamente, la Chiar.ma Prof.ssa Maria Rosaria Romano, che ha dato voce a padre Mario Savarese, Rettore della Basilica Reale e Pontificia S. Francesco da Paola. Il  quale, ha voluto salutare gli ospiti e ringraziare il tavolo tecno ed augurare ogni bene per il convegno e per la vita. Ad aprire i lavori è stato S.E. Rev.ma il Vescovo Ausiliare di Pozzuoli, Mons. Carlo Villano, che è stato Direttore dell’ISSR di Capua e docente di Storia della Filosofia Moderna e Contemporanea. Il tanto atteso ed autorevole intervento del professore Antonio Giordano, Scienziato di fama mondiale, uno dei maggiori ricercatori e oncologi, tra le 100 eccellenze al mondo, Direttore dello Sbarro Institute di Philadelphia e docente di Anatomopatologia nell’Università di Siena, che da decenni si batte in prima persona. Il Direttore del Gruppo, Prof. Alberto Carrara, PhD, Docente di Neuroetica Università Europea di Roma. Direttore del Gruppo di Ricerca del GdN (Gruppo di ricerca in Neurobioetica); Il Filosofo, Prof. Claudio Bonito, coordinatore del sottogruppo sul Postumanesimo, del GdN, dell’Ateneo “R. Apostolorum”  di Roma; il dott. Alfonso Rosito, Dirigente Medico Reparto di Ortopedia e Traumatologia, Ospedale Civile di Caserta “Sant’ Anna e San Sebastiano. La dott.ssa Antonella la Porta Commercialista Presidente Comitato pari opportunità e Consigliere ODCEC Napoli, Tesoriere della Consulta regionale per la condizione della donna della Regione Campania. Il Chiar.mo prof. Pasquale Giustiniani, Docente Emerito di Filosofia Teoretica Pftim, membro del Direttivo del CIRB e direttore della collana “Scenari”, edita dalle edizioni La Valle del tempo di Napoli. I temi trattati sono stati notevolmente interessanti,  tutti i relatori sono stati attenti affinché arrivasse il messaggio in modo chiaro ed univoco. A coordinare i lavori in maniera magistrale è stata la Prof.ssa Maria Rosaria Romano, con premesse per ogni relatore ben strutturate toccando argomenti con disinvoltura e padronanza, Maria Rosaria Romano, è  Dott.ssa in Bioetica Medica e Diritti Umani, Docente di Bioetica nella  Pontificia Facoltà dell’Italia Meridionale ISSR “Santi Pietro e Paolo di Capua”, Coordinatore Campania, Gruppo di Ricerche Neurobioetica e Neuroscienze Università Europea di Roma. Ideatore Progetto Capri,  Presidente dell’Associazione ETS “Marin Mersenne” con sede nella Basilica Reale e Pontificia di ‘San Francesco di Paola’ in piazza del Plebiscito a Napoli. L’evento, che ha riservato ai partecipanti interessanti approfondimenti di NeuroBioetica e Metaverso su temi di grande rilevanza, quelli delle Intelligenze Artificiali che ci proiettano in una “Una Nuova Era” che è già qui! Era delle neuroscienze e dell’intelligenza artificiale è un ambito che può e deve avviare itinerari, convergenti, trans e inter disciplinari «Nel prossimo futuro il progresso scientifico comporterà lo sviluppo di tecnologie nuove in robotica, prostetica, nanotecnologia, computer science, neuroscienza, artificial life e ingegneria genetica. Tutto ciò renderà sempre più complicato tracciare confini netti tra ciò che è naturale e ciò che è artificiale». Anche Papa Francesco in meritosi è espresso: «Nella Nuova Era della Galassia digitale, si può intervenire su fenomeni di grandezza infinitesimale e di portata planetaria fino al punto di rendere labili quei confini finora considerati ben distinguibili tra materia inorganica e organica, tra reale e virtuale, tra identità stabili e cambiamenti in continua relazione tra loro». Oggi, c’è una forte spinta a pensarci come «menti disincarnabili e digitalizzabili contenute accidentalmente in corpi organici e contenibili in corpi ibridi (biologici-robotici), sino a poter abitare completamente la realtà virtuale, […] immortalità cibernetica», la conseguenza estrema è così la perdita dell’unicità e della singolarità di ciascun essere umano che, «come una goccia d’acqua, si fonderebbe nell’oceano collettivo di una mente virtuale digitalizzata. Ogni confine verrebbe abbattuto e si realizzerebbe così il motto del transumanesimo: “sono in qualsiasi parte” I am in everywhere.» Allora «come evitare che l’uomo venga tecnologizzato invece che la tecnica umanizzata» Come non diventare succubi della algocrazia del potere degli algoritmi? C’è bisogno di guardrail etici: «Si intravede una nuova frontiera che potremmo chiamare “algor-etica» Una tale trasformazione, secondo molti, impone una revisione dello statuto ontologico dell’umano. Un possibile “antidoto” a questi scenari potrebbe giungerci dal fecondo dialogo della filosofia realista e quelle “Neuroscienze che amano l’uomo”.

 

A cura di: Raffaele Fattopace

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