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NAPOLI-DINAMO KIEV : 0-0. SERVIRA’ ALMENO UN PUNTO A LISBONA CONTRO IL BENFICA PER CONTINUARE IL CAMMINO EUROPEO .

La qualificazione agli ottavi del Napoli passerà da Lisbona. Sarà decisiva, infatti, la sfida in casa del Benfica: infatti agli azzurri serve almeno un punto per superare il girone ed accedere alla fase successiva della competizione . Il pareggio contro gli ucraini è stato accolto con disappunto dal San Paolo ma non ha cambiato molto le carte in tavola dopo il 3-3 di Istanbul tra Besiktas e Benfica. A deludere il pubblico, però, non è stato solo il risultato, in quanto la prestazione degli uomini di Maurizio Sarri non è stata all’altezza . Per quanto concerne le formazioni ,Sarri effettua poche variazioni rispetto alla vittoriosa trasferta di Udine : in porta confermato Reina ; difesa a quattro con Hysaj e Ghoulam sulle fasce ,mentre al centro al fianco di  Koulibaly, c’ è il rientrante Albiol che prende il posto di Chiriches; le chiavi del centrocampo azzurro vengono affidate ancora nelle mani di Diawara , affiancato da Hamsik e da Zielinski , preferito ad Allan .Infine l’attacco : confermato il tridente leggero con Mertens ,Insigne e Callejon , con Gabbiadini che parte dalla panchina . La Dinamo Kiev , ormai fuori dai giochi per quanto riguarda il discorso qualificazione , si presenta con il modulo 4-3-3 ,con Yarmolenko faro del gioco della squadra di  Rebrov .Il primo tempo è povero di occasioni ( qualche incursione di Insigne e Mertens) ,in quanto al Napoli manca peso specifico negli ultimi sedici metri e, come alla Dacia Arena, si va al riposo senza creare occasioni pericolose. Come in Friuli, il Napoli prova a scuotersi ad inizio ripresa e come sabato aveva in Insigne il proprio leader offensivo: i suoi tagli verso il centro mettevano Morozyuk in difficoltà e spaventavano Rudko, autore di una buona parata su tiro da fuori del talento di Frattamaggiore e di un ottimo intervento sul solito shoot di Hamsik. La Dinamo comunque non stava a guardare provando a sfruttare finalmente qualche inserimento di Sydorchuk, il più dotato dei centrocampisti ma sia Albiol che Koulibaly (tra i migliori in campo) riescono a tener sotto scacco le ripartenze della formazione di Rebrov . L’ultima carta da giocare si chiama Manolo Gabbiadini. L’attaccante bergamasco calcia due volte in porta nel giro di un minuto con una concretezza fino a quel momento sconosciuta agli altri azzurri, ma i suoi tentativi non cambiano il risultato . E così lo 0-0 è rimasto inchiodato fino alla fine, malgrado la disperata, ultima mossa di Sarri di gettare nella mischia (a 3’ dal termin) Giaccherini al posto di Mertens. La strada europea per il Napoli, così, ora passa il 6 dicembre da Lisbona. E quella notte sarà vietato sbagliare !

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