Economia e Welfare

Napoli: i paradossi dell’economia del mare

Giungeranno a Napoli oltre 250 relatori provenienti da tutto il mondo per onorare la città che  per 5 giorni sarà la capitale dello Shipping mondiale. Dal 23 al 28 giugno infatti, la città di partenopea ospiterà la quinta edizione di “Port&Shipping Tech”, in assoluto la più importante manifestazione internazionale dedicata allo Shipping e allo sviluppo del sistema portuale. L’evento, realizzato da Propeller Club Port of Naples e  Clickutility Team e in collaborazione con la Fondazione Forum Universale delle Culture, si svolge in anni alterni nelle due città del mare: Napoli e Genova.

Ben 42 eventi in calendario, un pullulare di bancarelle e punti di ristoro, faranno da contorno all’evento del mare e trasformeranno l’area che va dalla Stazione Marittima al Castel dell’Ovo in un autentico borgo ottocentesco.

Un’iniziativa importante, che senza dubbio fa bene all’economia del territorio e allo sviluppo del turismo napoletano: gli alberghi della zona registrano già il famigerato tutto esaurito per i giorni della manifestazione e si prevede grande affluenza di turisti e non in tutta l’area in cui si svolgeranno gli eventi programmati.

In termini di progetti per il futuro e per “l’economia del mare” la cinque giorni dedicata allo Shipping rappresenta un’occasione grandiosa per il rilancio del settore crocieristico  in ambito turistico e per la logistica portuale in generale.

Ma perché è stata scelta proprio Napoli tra le tante città bagnate dal mare della nostra penisola?

La risposta a questa domanda dà luogo ad un vero e proprio paradosso. Sì, perché a Napoli è presente il 50 per cento della flotta mercantile con navi dalle tecnologie super avanzate, i collegamenti con l’Africa e il Nord Europa sono gestiti da gruppi di armatori napoletani e inoltre, la Regione Campania rappresenta per l’Italia una delle più importanti piazze per l’economia del mare. Ma veniamo al paradosso: una città come Napoli, dall’entroterra povero sfocia verso un mare di ricchezze. Ebbene sì, al porto di Napoli lavorano circa 5.000 persone e il Propeller Club (una sorta di Rotary del mare) conta oltre 150 soci. Una ricchezza silenziosa, questa, che viaggia parallelamente alla povertà, alla crisi, all’inoccupazione e a tutti quei fattori che caratterizzano in negativo la città, il suo interno, le sue viscere che spesso si aggiudicano una maglia nera in troppe classifiche.

Eventi come “Port&Shipping” rappresentano un vero e proprio biglietto da visita, un punto a favore del nostro povero orgoglio spesso colpito, un toccasana per lo sviluppo e l’economia del territorio. Con l’auspicio che il successo e la grande risorsa del mare possa garantire una dose di benessere ad ampio respiro per tutta la città… oltre il golfo, oltre le “maglie nere” che abbiamo collezionato

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