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NAPOLI ,STORIA DEL PARCO VIRGILIANO : UN PANORAMA DI RARA BELLEZZA

Il Parco Virgiliano fu realizzato durante il ventennio fascista e  venne aperto nel 1931 con il nome Parco della Vittoria o della Bellezza. Fu poi definito con il nome Parco delle Rimembranze , in onore dei caduti della Grande Guerra e successivamente  Parco Virgiliano, in onore del poeta romano Virgilio .All’inizio degli anni 2000 ha subito una grande opera di riqualificazione che lo ha dotato di nuove pavimentazioni, di impianti di illuminazione e di un patrimonio floristico formato da duecentocinquanta alberi e 55mila arbusti. Diviso in terrazze, occupa una superficie di circa novantadue metri quadrati e comprende anche un campo sportivo, un anfiteatro e un’area giochi per bambini, oltre a diversi chioschetti e panchine che permettono ai visitatori di godere in pieno del clima fresco che il posto offre. Il parco è dotato di due ingressi, quello secondario da cui si può accedere da via Tito Lucrezio Caro e quello principale segnato da quattro pilastri sormontanti da anfore. Entrando da questo monumentale ingresso vi troverete dinanzi una fontana che raccoglie l’acqua che arriva da un canale che attraversa la montagna. Da lì si può decidere se iniziare la passeggiata percorrendo il percorso di destra o di sinistra. Tutti i terrazzi e i muri sono fatti da blocchi di tufo.Questo parco è costruito con una struttura a terrazze, disposte su un’area di 92.000 m2 ed è collocato in una posizione strategica, sul promontorio di Posillipo, da dove regala una splendida visuale panoramica del golfo di Napoli.  In particolare, dalla terrazza più alta del parco, a 150 metri sul livello del mare, è possibile guardare uno dei panorami più ampi del golfo: le isole di Capri, Ischia, Procida e l’isolotto di Nisida, la Baia di Trentaremi, Bacoli, Monte di Procida, il Vesuvio, tutta la costa e la Penisola sorrentina. Un’estensione di 92mila metri quadrati totali con due ingressi: il principale, l’ingresso monumentale originale con quattro pilastri sormontati da anfore, alla fine del viale Virgilio, e il secondo, in Viale Tito Lucrezio Caro (zona conosciuta come Valle dei Re). Un luogo di bellezza assoluta , che rispecchia le tradizioni e la storia campana .

 

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