ultimissime

NAPOLITANO E GRILLO SI METTONO DI TRAVERSO.NAPOLITANO:”LA LEGGE ELETTORALE E’ FATTA PER CONVENIENZE DI QUATTRO PERSONE.” GRILLO.”STIAMO FACENDO UNA LEGGE ELETTORALE CHE NON SI CAPISCE.”

Grillo fa e disfa e poi cambia ancora idea. Il M5S in giacca e cravatta versione Toninelli lascia spazio al palco da campagna elettorale per le amministrative del leader pentastellato che, parlando agli operai del siderurgico a Taranto dice: “Stiamo facendo una legge elettorale che non si capisce. Neanche voi riuscirete a capire quando dovrete mettere otto croci su cinque sei cose che non capite”.

Dunque l’accordo a 4 non regge più? I segnali di oggi, con il tedeschellum in aula per la discussione generale, erano buoni: calma piatta. Fino alle parole di Grillo che vanno lette (forse) più come una tattica da avanspettacolo  che come un reale messaggio di retromarcia. E infatti più tardi, su Facebook, il leader pentastellato chiarisce: “La legge elettorale è un tema complicato, che i cittadini non capiscono e di cui neppure vogliono sentire parlare. Li capisco. Oggi sono a Taranto e ho visto i segni che l’Ilva ha lasciato sulla città. Per questa gente la legge elettorale è l’ultimo dei problemi. E questo è ciò che ho detto loro”.

Poi la retromarcia: “Stiamo facendo un grande lavoro. Avanti così!”.

Certo è che la bordata del leader M5S è grossa e arriva a distanza di poco dall’apertura al sistema tedesco: era il 26 maggio quando Grillo stesso apriva alla legge e siglava di fatto un accordo con il Pd e Forza Italia.

Lo stesso relatore del tedeschellum, Emanuele Fiano, aveva elogiato questa mattina a Montecitorio durante la discussione generale il metodo di lavoro con i Cinquestelle e uno come Toninelli aveva dichiarato qualche giorno fa :”Il tedesco non è il nostro modello di legge elettorale, ma è un buon sistema. Certamente migliore del velenoso Rosatellum, concepito dal Pd con l’unico scopo di annientarci”.

Sembra essere la giornata dei dubbi sull’accordo perché quasi in contemporanea alle parole di Grillo arriva la sonora bocciatura del presidente emerito Giorgio Napolitano che dice :”E’ una legge fatta per convenienze di 4 leader” , sbarrando la strada al voto anticipato con parole di fuoco che criticano anche il metodo seguito dal Parlamento :”potevano evitare il gran galoppo delle Camere”.

Ma la bordata del Presidente emerito è sulla corsa alle urne: “Il voto anticpato è paradossale, è un colpo alla credibilità del Paese” e ancora “in tutte le democrazie si vota a scadenza naturale. Questa è una legge elettorale fatta da quattro leader per calcolo di convenienza”.

Potrebbe piacerti...