Cultura

Nasce “Sottopalco”, il caffè letterario nella pancia del Teatro Bellini

Si chiama “Sottopalco” ed è il più grande caffè letterario del sud Italia.

Vi abbiamo raccontato come, per tutta l’estate, Napoli abbia reagito con la forza dei suoi abitanti, alla profonda crisi della cultura che aveva colpito il nostro territorio. Mentre infatti chiudevano le librerie storiche della città, i napoletani hanno prima manifestato contro la rimozione delle bancarelle di Port’Alba, poi appoggiato il progetto della prima libreria d’Italia ad azionariato popolare “Io Ci Sto”, infine, cento tra scrittori e giornalisti hanno dato voce alla realtà partenopea con altrettanti racconti racchiusi in un’unica raccolta.

Sabato scorso, presso lo storico Teatro Bellini, sito nel cuore della realtà artistica di Napoli, è stato inaugurato il caffè/bistrot legato alla casa editrice indipendente “Marotta&Cafiero” che, qualche anno prima, all’interno dello stesso, aveva già fondato una libreria volta alla promozione dei giovani artisti emergenti del territorio.

Uno spazio, ricavato dal foyer, sottostante il palco e l’intera platea, che ospiterà presentazioni di libri, eventi culturali, dibattiti, cineforum e tanto altro. Un’apposita area, invece, è stata destinata a vernissage fotografici e showcase musicali, il tutto con l’intento di creare una forte sinergia con la libreria annessa.

“Sottopalco” si presenta come un equobar e sarà il primo in città a servire esclusivamente il “Caffè Lazzarelle”, prodotto dalle detenute del carcere di Pozzuoli. Il bistrot da cinquanta posti a sedere, invece, proporrà, grazie al menu curato allo chef Pietro Parisi, grande promotore dell’iniziativa, soltanto prodotti a km 0 ed eccellenze della gastronomia campana, dai vini dell’Irpinia, ai gelati a base di Latte Nobile, fino ai tè e alle tisane firmate da Altromercato.

«Un progetto di vita, ambizioso e di speranza per il futuro – l’hanno definito i fondatori – un luogo di “educazione al bello, al sano”. Un posto dove possano convergere le più diverse forme d’arte, pronti a dare voce a chiunque abbia qualcosa da dire».

Ed ecco che l’inaugurazione è subito un successo, con oltre 500 persone a battezzare questa nuova sfida non solo di una piccola casa editrice di Scampia che lotta tra i grandi colossi letterari, ma di un’intera realtà che vuole reagire ai tanti schiaffi presi in una strana estate, tra duri colpi subiti e qualche altro, invece, ben assestato a protezione della propria identità culturale.

Tra sorrisi, strette di mano, occhi commossi, incroci tra artisti di diverse realtà, la serata di sabato scivola via rapidamente. Il teatro pian piano si svuota, la gente si trattiene ancora un po’ in strada nel fragore dei tanti commenti entusiasti.

Il sipario, al contrario di ogni spettacolo che si rispetti, resta aperto anche dopo gli applausi. “Sottopalco” è una nuova storia che vuol lasciarsi narrare senza alcun’interruzione.

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