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NOCERA.”PREGI E DIFETTI DI RENZI E DEI NOTABILI DEL PD.I TEMI REALI DI CUI OCCUPARSI.”

Il PD nasce come incontro di due culture riformiste :Il solidarismo cattolico e l’egualitarismo soicalista . La base elettorale originaria era formata dai lavoratori , dal mondo della scuola e dai ceti medi produttivi . In essa avevano grande importanza alcune rilevanti figure di intellettuali e la simpatia del mondo della cultura . Renzi , nella sua illusione di recuperare voti a destra ha distrutto legami fondamentali con la lotta contro la CGIL e inimicandosi il mondo della scuola e della cultura .Non gli rimprovero l’accordo necessitato con Alfano ma la subalternità culturale a ipotesi conservatrici . Lo steso Jobs act ,si è rivelato un fallimento quando sono finiti gli incentivi . Senza parlare della assoluta insignificanza del Mezzogiorno nella sua visione politica ( Napoli ne è un chiaro esempio). Non si convoca a Napoli una conferenza sullo sviluppo del Mezzogiorno invitando solo Confindustria ,il sindacato dei padroni . La sua debolezza è è stata il ” giglio magico” .Un leader che si circonda di yes-men dimostra di essere debole .Le voci critiche non debbono dare fastidio perché fanno bene alla salute . Assolutamente sprovveduto rispetto al problema fondamentale della società italiana : Il crescere della ineguaglianza ,, l’aumento della divaricazione fra i ceti più poveri e quelli più ricchi L’ndice di Gini , sotto il suo governo è arrivato a 0,35 ,prossimo a quello degli USA e lontano da quello dei paesi scandinavi che è fra lo 0,23 e lo 0,25 Tutti gli studi di economia e le rivelazioni dello stesso FMI dicono che in queste condizioni non solo una società è ingiusta ma anche meno efficiente. La stessa fonte dice che indebolire i sindacati è un fattore di debolezza non di forza per una società moderna .Infine si è suicidato personalizzando la campagna referendaria .Gli è stato fatto notare da molti ma la sua arrogante sicumera non gli ha permesso di correggere il suo atteggiamento .Infine ,lui e il suo gruppo hanno dato l’impressione di voler distruggere la componente riformatrice del PD , quella che aveva le sue radici nei gruppi provenienti dall’esperienza DS, La “rottamazione” è stata finalizzata a questo e nesuno accetta di essere ammazzato .La stessa manovra degli 80 euro ,col suo meccanismo di detrazione fiscale , ha lasciato fuori gli incapienti ovvero i più poveri , quelli veramente bisognosi di aiuto. Infine il suo capolavoro è stato la distruzione dei rapporti col mondo della scuola .Lo stesso atteggiamento con l’Europa , giusto entro certi limiti , ha finito poi con l’inseguire gli euroscettici sul loro terreno . Il segretario del PD non dice che i deputati non vogliono le elezioni perché aspettano che scatti il diritto al vitalizio. Dicendo una sciocchezza perché i vitalizi sono stai aboliti nel 2012, offendendo i suoi deputati e sposando uno dei mantra grillini . Peggio di così cosa altro deve fare? Renzi ha senz’altro molte qualità. Quella di essere giovane non è merito suo ma l’ ìntelligenza e parlantina sì. Le usa male ..Lo dimostra col suo comportamento rancoroso. Infine , ed è la critica più seria ,a mio avviso , è che ha creato un sistema in cui linea politica e gruppo dirigente vengono determinati in sedi estranee al partito ,dove addirittura non sono ammessi suoi simboli. Le cosiddette “Leopolde ” le cui fonti di finanziamento ,fra l’altro non sono molto chiare ed in cui si è consentito l’emergere di posizioni contro il diritto di sciopero. La loro stessa composizione sociale è discutibile. Non vi sono rappresentanti del mondo del lavoro ma solo membri di una piccola e media borghesia professionale arrembante più qualche giovanotta entusiasta per dare un pò di colore.
Bisogna mettersi alle spalle tutto ciò .Renzi può dare un grande contributo alla rinascita del PD – Ci attendono  sfide grandi .Il mondo va avanti ,spesso in modo sbagliato , e non aspetta . Dobbiamo forgiare uno strumento politico attorno al quale coagulare le energie migliori del Paese . Trasformare il Congresso nella sede di vendette sarà la fine di ogni speranza per il riformismo in Italia. Nel mio piccolo resto nel PD per evitarlo e per evitare che prevalgano i notabili che portano voti ammazzando la politica. La nostra principale preoccupazione debbono essere le giovani generazioni e le loro gravi difficoltà innanzitutto . La lotta ai populismi passa obbligatoriamente  per questa strada..

 

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