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Nuovo naufragio al largo della Libia, almeno quaranta persone sono morte.Salvini intanto firma il divieto di ingresso per i 101 migranti della Eleonore.

Almeno quaranta persone sono morte annegate  stanotte tentando di lasciare la Libia via mare. Verso le 3.30 Alarm Phone ha ricevuto la segnalazione di una barca al largo della Libia “con un massimo di 100 persone a bordo” che avevano lasciato Al Khums circa 3 ore prima: “Erano in grande angoscia, piangevano e urlavano, dicendoci che la gente era già morta. Abbiamo cercato di ottenere la loro posizione Gps ma le persone erano così in preda al panico che non sono riuscite a recuperarla. Dato che la barca era ancora molto vicina alla costa libica, non avevamo altra scelta che informare le autorità di Liba e Italia. Pensiamo che nessuno sia uscito a cercarli”.

“Non siamo più stati in grado di parlare con quella gente. Alle 6 del mattino – continua Alarm Phone – un parente ci ha chiamato, dicendo che temeva per le persone a bordo. Aveva paura che fossero morti. Non sappiamo cosa sia successo a questo gruppo di migranti: speriamo ancora che siano tutti vibi, ma temiamo il peggio”.

Purtroppo, il naufragio e le morti sono state poi confermate con un tweet dall’ufficio libico dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim): “65 sopravvissuti sono stati riportati sulla costa e cinque corpi sono stati recuperati, tra loro tanti bambini”. “Abbiamo parlato con le autorità libiche. Ci hanno detto di avere accertato il naufragio. Molti sono annegati”, dice anche Alarm Phone.

Intanto il ministro dell’Interno, Matteo Salvini, ha firmato il divieto di ingresso, transito e sosta nelle acque italiane per la nave Eleonore, battente bandiera tedesca. Il provvedimento è già stato trasmesso ai ministri della Difesa e delle Infrastrutture e Trasporti. Ieri la nave Eleonore, della Ong Lifeline, ha riferito di aver soccorso 101 persone a bordo di un gommone che stava affondando al largo della Libia.

Il comandante della Eleonore è Carl Peter Reisch, lo stesso che un anno fa fu trattenuto a Malta per mesi, processato e a maggio condannato a pagare una multa da 10.000 euro per un altro soccorso contestato. E’ quindi improbabile che ora per questa barca si apra la possibilità di approdare a Malta. Lifeline ha comunque già chiesto alla Germania di indicare un Porto sicuro.

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