Cultura

NUOVO TEATRO SAN CARLUCCIO, PROSSIMI SPETTACOLI DI DANZA DAL 3 AL 5 GENNAIO

Itinerarte – Crasc
presentano
“ Oltre la linea “
Rassegna di Teatro e danza
al
Teatro Sancarluccio
Via San Pasquale 49 – Napoli
3-4-5 gennaio 2019 ore 21.00
Oltre la linea è un progetto pluriennale e itinerante che di occupa di organizzare rassegne e festival in Campania e in Calabria.
Alla rassegnapartecipano due compagnie: Akerusia Danza di Elena e Sabrina D’Aguanno, Compagnia Excursus di Ricky Bonavita e Theodor Rawyler.
La direzione artistica è di Rosario Liguoro

Programma:

3 gennaio 2019 ore 21.00
Itinerarte e Akerusia Danza
in
“ Saffo e Artemisia “
Spettacolo di Teatro danza sulle figure di due donne, una poetessa ed una pittrice, rivoluzionarie per l’epoca in cui sono vissute. Lo spettacolo vedrà come protagonisti gli attori Giorgia Palombi, Pasquale Lanzillotti , Sabrina Bonomo , e le danzatrici : Benedetta Musella e Beatrice Pecorella, due giovani interpreti della compagnia Akerusia danza di Elena D’Aguanno , che cura anche le coreografie dello spettacolo. Rosario Liguoro è il regista, musiche dal vivo di Otello Matacena. Ciro Di Matteo è il direttore di scena. Il video dello spettacolo è a di cura di Mathias Rath . Si ringraziano Massimiliano Pappa, Enrico Grieco, Raffaella Savastano per la collaborazione artistica.

“Cosa accomuna Saffo e Artemisia Gentileschi? Entrambe donne hanno lasciato una traccia indelebile con la loro opera, in un mondo culturalmente dominato dagli uomini. La prima, la grande poetessa del settimo secolo avanti Cristo, aveva un tìaso, un luogo dove seguiva la formazione delle fanciulle, che venivano istruite e avviate alla bellezza e all’arte. Questo esempio di comunità al femminile ha valicato i secoli come anche i versi della maestra. Anche Artemisia aprì la sua accademia a Napoli, oltre un millennio più tardi, e nel pieno della rivoluzione caravaggesca, incarnò un esempio di indipendenza e maestria guidando uomini, divenuti poi famosi, e donne a sviluppare attraverso la pratica e lo studio la loro vocazione pittorica. Una vocazione alla bellezza, alla ricerca della libertà, alla poesia. Che in questo spettacolo, che è quasi una celebrazione, passa attraverso le parole, i suoni, le immagini, la danza dei corpi.” –Giorgia Palombi _

4 Gennaio ore 21.00
Compagnia Excursus

In
Due uomini sfiniti

coreografia Valerio De Vita
musica Huron, Olafur Arnalds e Max Richter
interpreti Valerio De Vita, Emiliano Perazzini, Francesca Schipani
produzione 2018 PinDoc
con il contributo di MIBAC e Regione Siciliana
in coproduzione con il Festival TenDance 2018

Quando due persone si incontrano si innesta un’alchimia di contraddizioni e complicità che porta ad uno stravolgimento interiore. L’essere umano è nato per vivere e far vivere le proprie emozioni, i propri istinti, attraverso il contatto diretto e indiretto con qualcosa o qualcuno. I gesti completano quello che sono gli allacci relazionali tra due corpi che vogliono vivere in simbiosi quel momento e i loro movimenti ne fanno la storia, creano la cornice per un quadro variopinto di chiaroscuri sempre in continua evoluzione e definizione. Ciò permette di poter cambiare le nostre aspettative, impossibile sapere come si possano evolvere le situazioni. La gestione comportamentale è filtrata dalla spontaneità e dalla naturalezza e da un pizzico di improvvisazione.

Elegia
(…about men)

Coreografia e regia Ricky Bonavita
Interpreti Valerio De Vita, Emiliano Perazzini, Ricky Bonavita
Musiche originali ed editing sonoro Francesco Ziello
Musiche di repertorio Rachmaninov, Chopin, Debussy
Costumi Daniele Amenta e Yari Molinari
Disegno luci Danila Blasi
Produzione Pindoc con il contributo del MIBAC e della regione Siciliana
Una libera indagine sul personaggio maschile, decontestualizzato da condizionamenti storici o narrativi, osservato attraverso vari aspetti della sua molteplice identità, della sua anima, delle sue relazioni, del suo vissuto emozionale. Più tipologie di personaggio si alternano e si incontrano sulla scena, dando luogo a suggestioni e atmosfere oniriche, nostalgiche, conflittuali, poetiche, solitarie o condivise, forti e fragili al tempo stesso, in un’ancestrale complicità di intenti e di emozioni. Sulle partiture musicali di repertorio che si alterneranno a creazioni musicali in linea con i contenuti dei vari quadri delineando la drammaturgia di tutto il lavoro, i corpi si rivelano e si scoprono all’interno di un mood emozionale in continuo divenire, dove il pianoforte come elemento trainante e seducente li condurrà in un viaggio introspettivo dell’inconscio, dell’intimo maschile, attraverso una continua scoperta di diverse possibilità espressive e comunicative, di mondi interiori, di fragilità nascoste.

5 gennaio 2019 ore 21.00
Akerusia danza e Altamarea
in
Hòios eí/Donna

Ideazione artistica e regia Elena D’Aguanno e Tina Femiano
Interventi coreografici Sonia Di Gennaro, Sabrina D’Aguanno
Elaborazione del progetto Paola Rivazio
Light designer Sabrina D’Aguanno, Ciro Di Matteo

Costumi Akerusia Lab
Musiche autori vari
Interpreti Tina Femiano, Sabrina D’Aguanno, Sonia Di Gennaro

Hòios eí (ciò che sei) è un invito a lavorare sull’individualità, a sviluppare l’individualità, ma è contemporaneamente un grido di ribellione contro l’appiattimento culturale, contro l’omologazione, contro la standardizzazione.
È un appello rivolto agli artisti coinvolti a lavorare sulle proprie emozioni, sul proprio sentire, e a trasmettere ciò ognuno secondo la propria modalità e espressione individuale.
È un appello rivolto agli spettatori a riflettere sulle proprie emozioni e, per questo, uniche e primarie.
Il concetto ha origini lontane: il poeta Pindaro, uno tra i maggiori esponenti della lirica greca, così diceva in una sua ode “Divieni ciò che sei, diventa ciò che hai appreso di essere”, una riflessione sull’individuo ripresa poi nel corso dei secoli da filosofi e pensatori, ognuno con la propria interpretazione, basti ricordare fra tutti Friedrich Nietzsche o uno dei pensatori contemporanei più interessanti, Umberto Galimberti.
La crescita, lo sviluppo individuale non hanno luogo attraverso imposizioni da parte di un altro individuo, ma quando ci si concede il tempo e l’energia di essere ciò che si è, maturando la consapevolezza del proprio modo di essere e di stare al mondo, come punto di partenza per camminare verso la realizzazione di sé.
È indispensabile avere il coraggio di riflettere sulle proprie esigenze, bisogna avere il coraggio di affrontare la solitudine, bisogna avere il coraggio di sapersi mettere in discussione, di cambiare opinione e di sperimentare attraverso la condivisione, concetto ben diverso dall’imitazione e dall’omologazione.
Hòios eì/Donna, in particolare, nasce dalla volontà di calare la necessità della conoscenza del sé nell’universo femminile. Un grido e una denuncia, dunque, sulla necessità per le donne di costruire un vero rapporto con sé stesse e con l’altro genere, attraverso il coraggio di approfondire la conoscenza di sé stesse, delle proprie origini e della propria parte più intima, sensuale e vitale.

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