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Osimhen del Napoli rintraccia la ragazza cercata sui social: “Grazie, Dio vi benedica”

Non solo (per fortuna) discriminazione verbale, insulti e razzismo. I social, a volte, si fanno anche portatori di speranza, di storie che trasmettono solidarietà e fiducia nel prossimo. Proprio come accaduto a Osimhen: l’attaccate nigeriano, cresciuto vendendo bibite tra i semafori di Lagos, aveva lanciato un appello su Instagram per rintracciare una ragazza disabile che per sopravvivere fa la venditrice ambulante d’acqua. “Sono d’accordo, no pain no gain” (“nessun dolore, nessun guadagna”) aveva scritto l’attaccante partenopeo, citando la scritta impressa sulla maglietta indossata della giovane.

Nella testa di Osimhen dev’essere scattato qualcosa quando si è imbattuto in quella foto online, qualche emozione legata al suo difficile passato. L’attaccante ha perso la madre a 6 anni, il padre era disoccupato: lui e i suoi fratelli lottavano ogni giorno per sopravvivere in Nigeria, improvvisandosi in tanti lavoretti quotidiani per poi contare i soldi alla fine di ogni sera. Poi il ritrovamento in una discarica di un paio di scarpette da calcio, che hanno salvato lui e la sua famiglia. Così, dopo le foto del suo gol nella vittoria sulla Samp, Osimhen ha postato una storia decisamente di altri toni con l’immagine della giovane in strada: “Chiunque abbia qualche informazione su di lei, non esiti a contattarmi”. Lunedì sera l’appello social, neanche 24 ore dopo il lieto fine: “Trovata! Grazie a tutti quelli che si sono preoccupati per lei. Dio vi benedica!” ha scritto Osimhen per ringraziare i suoi follower. A corredo, uno screen della giovane in videochiamata. Chissà cosa si saranno detti, chissà se prima o poi riusciranno a incontrarsi anche di persona. Per ora, la potenza e il buon uso dei social network hanno regalato un sorriso in più ad Osimhen e soprattutto alla giovane ragazza che è stata rintracciata dall’attaccante.

Gazzetta dello Sport

 

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