ultimissime

Paolo Mancuso, ex magistrato e presidente del PD a Napoli” IL MINISTRO DELLA GIUSTIZIA DEVE RIFLETTERE PRIMA DI FARE CERTE AFFERMAZIONI SUGLI INNOCENTI IN CARCERE”

“Una battuta che si poteva evitare e sicuramente poco felice” queste le parole di Paolo Mancuso circa le dichiarazioni di Bonafede sugli innocenti che non finiscono in carcere. “Un Ministro della Giustizia o comunque chiunque ricopre un ruolo di tale importanza deve riflettere di più prima di certe affermazioni” risponde l’ex magistrato e neopresidente del PD a Napoli incalzato da Samuele Ciambriello in diretta durante la trasmissione televisiva Globuli Azzurri in onda il giovedì su Tv Luna.

“Quello che la candidatura di voto ci insegna è la possibilità di comunicare con chi è lontano da noi: è importante non continuare a guardare in una sola direzione. Un grande merito è stato unire i Riformisti e i Cattolici in un unico partito che aveva come sua vocazione il governo del paese e invece si trova con percentuali assolutamente insoddisfacenti” dichiara Mancuso parlando delle elezioni suppletive in Campania con la candidatura del giornalista Ruotolo, che si è candidato dopo un accordo tra Pd, DemA e Leu.

“Il partito riuscirà ad aprirsi alle nuove esigenze dei cittadini, alle idee che avanzano, ai giovani e a ciò che sta nascendo come le sardine: è pronto a gestire queste novità?” chiede Ciambriello.
“Bisogna comunicare con chi è lontano dalla politica e bisogna fare un’operazione di dialogo consentendo a tutti di rappresentarsi al loro interno, in questa campagna elettorale abbiamo scoperto questo nostro candidato che è stato portato da realtà che neanche conoscevamo case famiglia, ArciScampia, associazioni e centri culturali e questo ci ha solo arricchito e avvicinato verso realtà che non conoscevamo e con cui non c’era forse mai stato dialogo” sostiene Mancuso che sottolinea l’importanza della politica per i giovani.

“La politica può fare molto di più e pensare che nel 2018 almeno 18 mila laureati campani sono andati via verso Milano e l’Europa mortifica chiunque abbia responsabilità alla guida di questo Paese. Le politiche verso lo sviluppo del mezzogiorno non migliorano e non avanzano e questa è una delle piaghe e delle zavorre che frenano lo sviluppo dell’Italia. C’è da dire però che questo nuovo quadro politico si è reso conto che se non c’è lo sviluppo del mezzogiorno non può esserci un miglioramento del paese intero”.

 

Potrebbe piacerti...