Economia e Welfare

PAPA FRANCESCO:”LA CRISI UMANITARIA IN SIRIA,IRAQ E NEI PAESI LIMITROFI VA BEN OLTRE QUESTI PAESI.”

Papa Francesco ha ricevuto stamane nella Sala Clementina in Vaticano i membri degli organismi caritativi cattolici che operano nel contesto della crisi umanitaria in Siria, Iraq e nei Paesi limitrofi, riuniti a Roma per il loro quinto incontro promosso da Cor Unum.

All’udienza ha partecipato anche Staffan de Mistura, inviato speciale del segretario generale delle Nazioni Unite per la Siria: il Papa lo ha ringraziato per la sua presenza.

Il Pontefice ha quindi espresso al Pontificio Consiglio Cor Unum il suo grato apprezzamento “per il sostegno attento ed efficace a quanto la Chiesa va compiendo per cercare di lenire le sofferenze di milioni di vittime di questi conflitti. In tal senso vorrei sottolineare l’importanza di una rinnovata collaborazione a tutti i livelli tra i diversi soggetti che operano in questo settore”.
“A un anno di distanza dal nostro ultimo incontro – ha detto – dobbiamo constatare con grande tristezza che, nonostante i molti sforzi prodigati in vari ambiti, la logica delle armi e della sopraffazione, gli interessi oscuri e la violenza continuano a devastare questi Paesi e che, fino ad ora, non si è saputo porre fine alle estenuanti sofferenze e alle continue violazioni dei diritti umani. Le conseguenze drammatiche della crisi sono ormai visibili ben oltre i confini della regione. Ne è espressione il grave fenomeno migratorio”.
“La violenza genera violenza e abbiamo l’impressione di trovarci avvolti in una spirale di prepotenza e di inerzia da cui non sembra esserci scampo. Questo male che attanaglia coscienza e volontà ci deve interrogare. Perché l’uomo, anche al prezzo di danni incalcolabili alle persone, al patrimonio e all’ambiente, continua a perseguire le prevaricazioni, le vendette, le violenze? Pensiamo al recente attacco contro un convoglio umanitario dell’ONU… È l’esperienza di quel mysterium iniquitatis, di quel male che è presente nell’uomo e nella storia e ha bisogno di essere redento. Distruggere per distruggere! Perciò, in questo Anno Santo, nel quale più intensamente fissiamo lo sguardo su Cristo, Misericordia incarnata che ha vinto il peccato e la morte, mi tornano alla mente queste parole di San Giovanni Paolo II: «Il limite imposto al male, di cui l’uomo è artefice e vittima, è in definitiva la Divina Misericordia» (Memoria e identità, p. 70). E’ l’unico limite. Sì, la risposta al dramma del male si trova nel mistero di Cristo”.
“Guardando ai tantissimi volti sofferenti, in Siria, in Iraq e nei Paesi vicini e lontani dove milioni di profughi sono costretti a cercare rifugio e protezione, la Chiesa scorge il volto del suo Signore durante la Passione”.

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