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PARATISSIMA 2017: UN ALTRO MATTONE NELL’ARTE NAPOLETANA

“Another brick  in the world” è questo il suggestivo concept di “Paratissima Napoli 2017″ la  grande manifestazione artistica che animerà il centro storico di Napoli venerdì 2, sabato 3, domenica 4 giugno. L’idea è di costruire un muro d’arte, aggiungere un nuovo mattone alla maestosa storia culturale e artistica di Napoli.

Oltre 70 gli artisti coinvolti, in massima parte emergenti, che si esibiranno in 24 location diverse per tutto il primo week end di giugno. È un percorso ricco e pieno di sorprese, che si snoda da piazza Museo, lungo la Galleria Principe di Napoli e via Broggia, passando per via Bellini, vico Spadaro e via Conte di Ruvo, attraversando la suggestiva via Costantinopoli e concludersi a piazza Bellini, come in un “insolito” open museum.

E se il Museo Archeologico Nazionale apre come di consuetudini i battenti all’arte contemporanea, sedi meno abituali si trasformano in quinte espositive: caffè, negozi, ristoranti, osterie, parrucchieri e atelier. L’arte sarà al “centro del centro” per tre giorni, e ce n’è per ogni performer: dalla pittura alla fotografia enalla musica, dalla scultura al teatro, senza contare video proiezioni, poesia, design, un laboratorio per la libera espressione dei bambini, persino estemporanee degli studenti dell’Accademia di Belle Arti.

Il progetto, inserito nel calendario cittadino £Giugno dei Giovani” 2017, è autonomo e del tutto autofinanziato. Ha già trovato lusinghiere adesioni ed è la risultante della collaborazione tra il Comune di Napoli, l’Associazione culturale ArteinMovimento e l’associazione di Torino Ylda. In sintonia con il Museo Archeologico Nazionale di Napoli, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, le associazioni culturale ViviQuartiere, Evidenti e Napulitana, ed una cordata di privati che aumenta ogni giorno di più.

E che “Another brick in the world” sia allora, perché  “I muri non sono tutti uguali. I muri non vengono innalzati solo per delineare confini, dividere spazi, allontanare stati d’animo o persone. I muri possono essere l’inizio di qualcosa di bello di partecipato, le fondamenta per qualcosa di nuovo, da costruire e ricostruire (…) per ridare linfa vitale ad una città che ha ancora molto da raccontare”.

Paolozzi Mariano da (Qualcosa di Napoli)

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