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“PASSAMI A PRENDERE IN CARCERE OGGI”, CONFERENZA DEL LIBRO DI MARRONI E LIBUARDI CHE RACCONTA LA REALTA’ DELLE CARCERI ITALIANE A DOPPIO BINARIO

Attraverso la presentazione di questo libro, vogliamo evidenziare come il tema delle carcere sia più vicino a noi di quanto noi pensiamo.Il rischio è che uno, molte volte, dopo essere uscito dal carcere e dopo aver commesso un reato, non vive un percorso rieducativo; alle persone che sbagliano, infatti, deve esser tolta la libertà ma non il diritto alla dignità. In questo libro due sono i temi da rimarcare, la rieducazione e la risocializzazione che assumono un ruolo fondamentale nella vita fuori dal carcere”. Cosi si è espresso il Garante campano dei detenuti , Samuele Ciambriello , durante la conferenza del libro “Passami a Prendere :in carcere oggi” di Angiolo Marroni e Stefano Libuardi. 

Alla conferenza hanno partecipato :il Vice Presidente del consiglio della Regione Campania Ermanno Russo, il Presidente dell’Associazione Antigone Luigi Romano, Presidente dell’Associazione Virtus Italia Enrico Sanchi, rappresentante Associazione La Mansarda Dea Demian Pisano ed il detenuto ergastolano Cosimo Rega . 

Opinione da sottolineare è quella del Vice Presidente del consiglio della Regione Campania Ermanno Russo , che ha espresso le sue considerazioni in merito al tema legato alla “realtà delle carceri”:”Questo libro squarcia il pregiudizio nei confronti delle carceri ed ha il merito di sottolineare il sistema carcerario a 360 gradi ,ponendo l’accento su temi legati all’umanità .C’è bisogno di idee e progetti a lungo termine, di iniziative finalizzate al reinserimento dei nostri detenuti “. Il tema sviscerato dal Vice Presidente , Ermanno Russo , viene ripreso dal Presidente dell’Associazione Antigone Luigi Romano e dal Presidente dell’Associazione Virtus Italia Enrico Sanchi, che dichiarano :”Questo libro-evidenzia Luigi Romanosottolinea temi importanti come la salute sociale e la sessualità ma soprattutto la “Questione Meridionale “in quanto il nostro Sud è stato soggetto a fenomeni di devianza . Non possiamo deviare il 70% delle nostre risorse ed affidarci al “caso” che va a scontrarsi con la formazione d’inserimento dei detenuti “. “Tutti i detenuti -sottolinea Enrico Sanchi – devo esser ascoltati ed in quest’ottica le attività formative sono essenziali in quanto permettono di ricominciare . I volontari hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo e permettono una relazione con i detenuti che risulta essere fondamentale per scavalcare i muri di odio

Altri due interventi da rimarcare sono quelli della rappresentante Associazione La Mansarda Dea Demian Pisano ed il detenuto ergastolano Cosimo Rega che ha espresso le loro considerazioni ,dichiarando :”Questo libro-sottolinea Dea Demian Pisano–  ci permette di sottolineare aspetti come la sanità , la sessualità , la magistratura ,che risultano essere problematiche non solo campane italiane . Il Volontariato ha un ruolo fondamentale nella rieducazione del detenuto che deve essere aiutato e che permette di conoscere il vissuto doloroso del detenuto stesso “.  L’ex Cammorrista e oggi detenuto al 41 bis, dichiara in merito al carcere:” Il carcere è un male necessario, ma serve ad incattivire le persone che vi entrano perchè i malviventi sono delle persone fragili, e si ha paura di affrontare il presente, per cui si parlano solo due tempi, il passato e il futuro. L’arte, la cultura è l’unico mezzo che permette a chi è detenuto di conoscere se stesso in profondità e di rieducarlo alla vita“. In conclusione, i due autori raccontano se pur brevemente la loro opera.  L’autore, Marroni, ex Garante dei detenuti della Regione Lazio dichiara:  “ Questo libro serve a raccontare la pena e a porsi anche delle domande, ad esempio, sul perchè le donne non delinquono, rappresentando nelle carceri  solo il 2,6% e del perchè esista ancora oggi la pena del 41 bis, del “fine pena mai”, che è incostituzionale ancora oggi. Il 41 bis ha un regime di vita insopportabile, i detenuti sono fuori dal tempo, fuori dal mondo reale, sorvegliati 24 ore su 24. Oltre al 42 bis, abbiamo altri reggimenti: l’Alta Sicurezza, Precauzionali, Collaboratori di giustizia, Separati, Transessuali, i malati di Aids, gli stranieri e le loro diverse religioni oltre al problema delle diete religiose o di salute che non tutti seguono ma che arrecano fastidio. Ecco l’unica cosa che unisce tutte queste divisioni, e che può in qualche modo rieducare alla vita è la cultura, studiare, laurearsi e ricominciare a immaginare un futuro”. Stefano Libuardi, altro autore del libro e giornalista professionista de “Il Tempo”, invece racconta la propria esperienza da cronista sul campo: “Innanzitutto è fondamentale trovare un editore che ti faccia scrivere del carcere liberamente, che ti faccia andare a cercare le informazioni necessarie a scrivere e dopo averlo trovato, bisogna avere il coraggio di raccontare quello che vedi, quello che senti e quello che ascolti. Questo libro si pone il fine di analizzare le mille sfaccettature del mondo carcerario”. In chiusura le considerazioni del Garante Ciambriello, che sottolinea:” Il Carcere è fallito. L’80% delle persone rientra in carcere nella recidività, quindi la pena restrittiva non è servita a rieducare e risocializzare la persona che ha sbagliato. Ma quel 20% che non rientra in carcere perchè non lo fa ? perchè ha incontrato un “ponte”, una zattera, ha incontrato cioè un gruppo volontari, di persone, una cooperativa sociale che ha fatto da “ponte”. Questo testo aiuta, un pò, noi tutti ad avere del carcere un’idea diversa: non come un mero luogo di detenzione, di punizione ma per vederlo in una prospettiva diversa sentiremo Cosimo Rega, più nel dettaglio, ex camorrista, oggi attore della comunità teatrale del Carcere di Rebibbia, interprete del film: “Cesare deve morire””. 

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