ultimissime

RENZI:”NON CI STO A FARE IL BERSAGLIO PER MESI.” CONGRESSO SUBITO O VOTO ANTICIPATO? A

Per aprire la fase congressuale anticipata il segretario Renzi  deve dimettersi. Oppure occorre che egli venga sfiduciato dall’Assemblea nazionale. Dato che questa ipotesi è irrealistica, l’unico modo per andare al Congresso passa per le dimissioni di Matteo Renzi.

Anche scontando un problema d’immagine, è una strada che il segretario sembra ormai disposto a percorrere (“Non ci sto a fare il bersaglio per mesi”, dice) – nel caso in cui dal dibattito della Direzione di lunedì 13 (ore 15 –diretta streaming, liveblogging e instant comments su Unità.tv) dovesse emergere una contrarietà all’ipotesi di elezioni a giugno.

L’ex premier sembra ancora preferire questa seconda ipotesi ma avrebbe deciso di non forzare. Nessuna “conta” elezioni sì-elezioni no, dunque.

Ma ci si aspetta comunque un dibattito chiaro, sul punto: e ad oggi la previsione è che l’orientamento prevalente sia il no ad elezioni. Il documento di 40 senatori (della maggioranza del Pd) lo ha fatto capire chiaramente. Senza dire della irremovibile contrarietà della sinistra di Bersani, con la quale Renzi non vuole rompere. Il governo Gentiloni andrebbe dunque avanti, magari con un Pd più unito – un elemento che il premier non vedrebbe certo di cattivo occhio – e con più tempo per cercare un difficile accordo su una legge elettorale “omogenea” come ha chiesto Sergio Mattarella e messo per iscritto dalla Corte Costituzionale nelle motivazioni della sentenza sull’Italicum.

Potrebbe piacerti...