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RIABILITAZIONE PRESSO IL CMR DI SANT’AGATA: UNA RETTIFICA, DUE VOCI A CONFRONTO

In merito a un articolo da noi pubblicato in data 17 aprile, in cui riportavamo la denuncia di Pasquale Tirino, un operatore del Centro Medico Erre, a Sant’Agata dei Goti, abbiamo ricevuto una richiesta di rettifica da parte della dott.ssa Caterina De Rosa, in qualità di legale rappresentante del suddetto centro. Pubblichiamo dunque, di seguito, la lettera inviataci dalla dott.ssa De Rosa, nonché la risposta a quest’ultima di Tirino.

 

«La sottoscritta dott.ssa Caterina De Rosa, nella sua qualità di legale rappresentante del C.M.R. – Centro Medico di Diagnostica e Riabilitazione – di Sant’Agata dè Goti (Bn), Vi scrive a seguito della pubblicazione in data 17 aprile u.s. sul sito internet “Linkabile” di un articolo dal titolo “La riabilitazione presso la CRM di Sant’Agata Dè Goti? Gratis e senza verifiche!”.

Il suddetto articolo, nel riportare la denuncia che un operatore del centro, Pasquale Tirino, avrebbe sporto nei confronti del C.M.R., riferisce e trascrive una serie di notizie false e del tutto infondate.

Il  C.M.R. rappresenta un  centro di riabilitazione e di diagnostica serio e  rinomato. Esso ha all’incirca 150 dipendenti ed offre quotidianamente i suoi servizi a pazienti provenienti da tutto il territorio Campano. Da circa tre anni, cioè dal 2013, è subentrata la nuova Dirigenza aziendale grazie alla quale, attraverso accordi ed intese, si è avuto un netto miglioramento delle condizioni lavorative dei propri dipendenti. Contrariamente, infatti, a quanto affermato nella denunzia del Tirino pubblicata sul Vs. giornale, proprio grazie alla politica aziendale adottata dalla nuova dirigenza, la struttura ha ottenuto il rilascio del DURC, cioè l’attestazione dell’assolvimento degli obblighi di regolarità contributiva e fiscale.

Assolutamente falsa è, inoltre, la seguente affermazione:  “ L’azienda non dà nessun dato ufficiale, l’unico elemento di ufficialità è il Bilancio 2013…/”. I Bilanci della società sono stati tutti regolarmente depositati presso la Camera di Commercio di Benevento e, pertanto essi, in quanto pubblici,  sono visionabili da chiunque voglia !

Inoltre, per amore della verità, la sottoscritta sottolinea che anche per il 2015, l’azienda ha chiuso il proprio bilancio con un avanzo di gestione.

            Del tutto falsa è, infine, l’affermazione in base alla quale A.S.L. e Regione sarebbero “…carenti nella funzione di verifica e controllo dei requisiti previsti dalla normativa…/”.

Basterà, infatti, visitare il sito internet della Regione Campania per verificare che, proprio in seguito alle azioni di verifica e di controllo previsti dalla legge, l’azienda ha ottenuto l’accreditamento definitivo nel 2015, come pubblicato sul BURC ( Bollettino Ufficiale della Regione Campania).

 

Sebbene il sito si sia limitato a riportare ed a pubblicare la denuncia del Sig. Tirino, sarebbe stato opportuno da parte Vs. controllare la veridicità delle circostanze in essa dichiarate e la continenza delle espressioni utilizzate. Trattandosi, infatti, di un atto di parte dal contenuto oggettivamente diffamatorio nei confronti del centro medico si sarebbero dovute svolgere le necessarie verifiche e riscontri, al fine di garantire una corretta informazione ed evitare ingiuste lesioni della reputazione professionale e dell’onore dei soggetti coinvolti.

 

In relazione a quanto sopra premesso la sottoscritta

chiede di volere provvedere

ai sensi dell’Art. 8 della Legge n. 47/1948, alla rettifica formale di tutto quanto riportato nel citato articolo, nella collocazione prevista dalla legge e con risalto analogo a quello riservato al brano cui la rettifica si riferisce, comunicandoVi che, in difetto, intraprenderà le iniziative necessarie volte a tutelare la reputazione professionale del Centro Medico e della Dirigenza aziendale».

 

 

 

«Osservazioni in merito alle rettifiche inviate dalla De Rosa:

  • Il CMR rappresenta un “centro di riabilitazione serio e rinomato”…tanto serio da pagare l’ultimo stipendio percepito una quindicina di giorni fa a tutti tranne il sottoscritto e altri due iscritti alla FIALS, creando oltre al danno dei pregressi stipendi (10) anche la discriminazione e la disparità di trattamento tra dipendenti. E’ non è la prima volta che l’Amministratore Delegato attua questo sistema barbaro. Abbiamo segnalato in Procura della Repubblica tale comportamento.
  • “Da circa tre anni, cioè dal 2013, è subentrata la nuova Dirigenza aziendale grazie alla quale, attraverso accordi ed intese, si è avuto un netto miglioramento delle condizioni lavorative dei propri dipendenti.” …Nel 2013 le mensilità arretrate si aggiravano intorno alle 4-5, attualmente siamo in media a 10 mensilità arretrate (con il sottoscritto che è a 11). Tutti gli accordi e piani di rientro proposti dalla De Rosa sono stati sistematicamente disattesi: esempio lampante l’accordo stipulato con sindacati consenzienti e controfirmato da almeno una novantina di dipendenti in cui si proponeva per il recupero di sei (6) mensilità arretrate di pagare, insieme alla mensilità corrente, un 35% di una mensilità arretrata: accordo portato avanti per qualche mese e attualmente completamente dimenticato. Tale accordo ha prodotto un aumento delle mensilità arretrate e un netto peggioramento delle condizioni lavorative dei dipendenti.
  • Il vanto che la struttura ha ottenuto il rilascio del DURC  è quanto di più poverile nella logica di chi amministra un azienda. Chiunque conosce il significato del DURC sa benissimo che il non possedimento dello stesso significa impossibilità a riscuotere ulteriori liquidazioni da parte della struttura pubblica, nel nostro caso l’ASL. Senza il rilascio del DURC qualsiasi struttura che lavora in accreditamento non potrebbe continuare l’attività.
  • Dopo la pubblicazione dell’articolo il sottoscritto ha potuto verificare anche il Bilancio riferito all’anno 2014, ultimo pubblicato, ed ha constatato che anche questo Bilancio riporta un avanzo di amministrazione, superiore a quello del 2013. La realtà purtroppo è un’altra: il 2014 ha visto un peggioramento delle condizioni dei lavoratori in quanto le mensilità sono, come si diceva in precedenza, aumentate e la situazione debitoria generale è rimasta molto grave. Quindi vantarsi di aver aumentato l’avanzo di amministrazione è veramente avere una bella faccia tosta.

Abbiamo segnalato e denunciato anche l’ASL in merito alla mancanza di controllo e di verifica sull’attività della Struttura in quanto nei requisiti ulteriori di qualità previsti dall’Accreditamento vi è anche la: “corretta applicazione, nei confronti del personale, dei contratti collettivi nazionali di categoria”. Nel nostro caso all’art. 67 del Contratto AIOP si afferma che: “la retribuzione deve essere corrisposta non oltre il decimo giorno successivo al mese di scadenza”. Non vogliamo essere fiscalisti ma il sottoscritto e molti suoi colleghi aspettano ancora la retribuzione del mese di Novembre 2014 e via discorrendo».

Pasquale Tirino

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