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SALVINI A NAPOLI : SCONTRI, FERITI, SELFIE, DEMAGOGIA E POPULISMO. SUPPORTER PER IL LEGHISTA DALLE REGIONI DEL CENTRO,DEL SUD.UN CENTINAIO DA NAPOLI ED AFRAGOLA.

Guerriglia urbana a Napoli. Un intero quartiere, Fuorigrotta, sotto assedio, con la polizia armata agli incroci stradali e manifestanti incappucciati che tentano ripetuti assalti. Salvini parla all’interno del Palacongressi e nella città la tensione è altissima. A fine serata quattro persone vengono fermate e si contano 16 agenti feriti. “Solidarietà ai 400 agenti impegnati contro degli animali. Vuol dire che la prossima volta faremo la manifestazione a piazza Plebiscito, quando andremo al Governo. E dopo aver sgomberato i campi rom elimineremo anche i centri sociali. Complimenti a de Magistris sta tirando su una bella gioventù”, è il commento a caldo del Leader del Carroccio Matteo Salvini. Per il sindaco Luigi de Magistris gli scontri sono stati causati da chi non ha ascoltato.

Gli scontri. Tutto parte intorno alle 17 con due bombe carta lanciate vicino al commissariato di polizia di Fuorigrotta.  Due esplosioni e la situazione precipita velocemente. Gli agenti in assetto anti-sommossa presidiano l’ingresso di viale Kennedy e le altre vie laterali che portano alla Mostra d’ Oltremare a Napoli dove è in corso il comizio del leader della Lega Nord.

Il corteo anti Salvini arriva e partono i lanci di pietre e petardi contro il cordone di forze dell’ordine.  La polizia risponde con i lacrimogeni. Partono anche gli idranti contro i contestatori, che continuano a bersagliare i poliziotti con petardi e bombe carta, mentre la guerriglia si sposta rapidamente verso piazzale Tecchio e davanti alla stazione dei Campi Flegrei.

Napoli, corteo anti Salvini: manifestanti lanciano sassi e molotov

I manifestanti indossano le maschere di pulcinella, rovesciano cassonetti, lanciano molotov. Alcuni sono incappucciati e armati di bastoni, potrebbero essere componenti del tifo ultrà. La polizia cerca di contenerli su più fronti. Intanto l’incitamento a sfondare il cordone arriva anche via megafono ed è un continuo susseguirsi di sassaiole, corse contro le forze dell’ordine e risposte con un idrante nel tentativo di disperdere la folla.

Gli scontri si moltiplicano. Violente frizioni anche in via Giulio Cesare. Un gruppo di ragazzi assalta una camionetta dei carabinieri, che è rimasta bloccata davanti a dei cassonetti della spazzatura rovesciati. Contro il mezzo dei militari fermo petardi, bottiglie incendiarie e fumogeni. Terrore tra la gente che cerca rifugio nei palazzi circostanti. I negozianti abbassano le saracinesche.

Napoli, corteo anti Salvini: forze dell’ordine rispondono con manganelli a lancio di sassi e petardi

Un’ora di assalti e cariche. Poi la tregua. Alle 18 torna la calma. E mentre le strade rimangono ricoperte di cocci di bottiglie infrante, cassonetti dei rifiuti rovesciati, segnali stradali divelti, immondizia data alle fiamme e pozzanghere d’acqua (laddove sono intervenuti gli idranti) all’interno della mostra d’Oltremare il leader della lega Nord attacca il sindaco di Napoli.

Salvini: “Porto de Magistris in tribunale”
Poco dopo le 16, Matteo Salvini, leader della Lega Nord, entra nel Palacongessi alla Mostra d’Oltremare per tenere il suo comizio. In sottofondo la canzone degli Stadio “Ho bisogno di voi”.  É scandaloso, afferma il leader della Lega, “che un ex magistrato sfortunatamente sindaco, spero ancora per poco, si permetta di decidere chi può e chi non può venire a Napoli”. Il fatto che il sindaco di Napoli oggi non abbia partecipato al corteo dei centri sociali a Salvini non importa: “Conta quello che ha detto in questi giorni”,  sottolinea Salvini. “Quello che ha dichiarato in questi giorni – annuncia – verrà portato in qualche tribunale dove, magari, qualche magistrato più equilibrato di lui deciderà se può insultare o no”. E a proposito della polemica tra de Magistris e il ministro dell’Interno Minniti:  “A Minniti dico grazie, ma in
democrazia non deve essere un ministro dell’interno a garantire la libertà di pensiero”. E sul razzismo antimeridionale di cui viene accusato: “Vent’anni fa – spiega Salvini – quando ho preso la
tessera della Lega, l’Italia era diversa, ora l’Italia deve vincere tutta insieme e Napoli e il Sud sono troppo importanti per lasciarli in mano ai de Magistris o i Crocetta di turno. Napoli era una capitale mondiale prima che il centralismo romano negasse tutto e derubasse tutti e quindi penso che valorizzare questa Italia che è lunga e diversa sia importante. Vent’anni fa quando ho fatto la tessera della Lega avevamo in tasca la lira, non c’era l’Isis, l’immigrazione fuori controllo non c’era la legge Fornero, era un’Italia diversa. Io voglio parlare con i napoletani che sono fuori da questa sala e che non credono più a Renzi, de Magistris, Emiliano, a tutti questi chiacchieroni. A loro voglio parlare e sono felicissimo di essere qua”. E il leader del Carroccio rotna a parlare di centri sociali e camorra: “Vorrei che i conigli dei centri sociali fossero scesi in piazza contro la camorra ma forse hanno paura perchè qualche mamma o papà con la camorra ci campa”. Così Matteo Salvini a Napoli”.

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