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SCIOPERO DELL’INDUSTRIA ALIMENTARE, IN IRPINIA GRANDE ADESIONE

Sciopero sospeso per i lavoratori dell’industria alimentare – settore che occupa oltre 400.000 lavoratori in italia – che si sono mobilitati con quattro ore di sciopero articolate in tutte le aziende, a seguito della rottura delle trattative per il rinnovo del contratto nazionale. La partecipazione allo sciopero, è stata altissima, segnando in tutta Italia un’adesione media del 95%.

Chiedono di rinnovare un contratto, partendo dai diritti. Vogliono, ad esempio, che tutti i lavoratori di un medesimo sito produttivo abbiano stessi diritti e stesse tutele, a cominciare dalla sicurezza. Inoltre, vogliono piena esigibilità ed estensione della contrattazione di secondo livello, cosa che non può avvenire alle condizioni poste da Federalimentare e cioè ad ‘invarianza di costi aziendali’. In Irpinia, hanno incrociato le braccia in attesa di una fumata bianca, i dipendenti Zuegg, Mister Day, Ferrero e non solo..Il 90 % dei lavoratori ha aderito allo sciopero. Un risultato mai avuto prima.

A questp proposito, abbiamo chiesto a Raffaele Tangredi, sindacalista della Cisl, quali potrebbero essere i risvolti della vicenda se non si raggiungesse un’intesa.

Tangredi quale è  l’obiettivo dello sciopero?

I lavoratori chiedono un salario rafforzato, contro la recessione e che possa far aumentare i consumi in Italia. In Irpinia, come in tutta Italia, ha partecipato il 90% dei lavoratori. Il Presidente di Federalimentari, Luigi Scordamaglia, ha capito che deve sedersi al tavolo e ragionare seriamente delle esigenze del settore. Lo sciopero è stato sospeso, perchè è ripresa la trattativa .Il prossimo incontro è previsto per il 3 febbraio”.
Nel caso in cui non si raggiungesse l’accordo, ci saranno nuove azioni di protesta?

Certo. Ci sara’ uno sciopero generale a Modena previsto per il prossimo 19 febbraio. I lavoratori meno fiduciosi circa una possibile soluzione positiva della vicenda, sono gia’ in fermento”.

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