Cultura

Sfilate di Milano: Jennifer Lopez, è ancora Jungle dress sulla passerella di Versace

«Google, puoi cercare “Versace Jungle Dress“?», la voce è quella, inconfondibile, di Donatella Versace, al termine della sua sfilata dedicata alla Primavera-Estate 2020, ultimo appuntamento della terza giornata della Fashion Week di Milano. In passerella abbiamo ammirato una bomba di eleganza ed energia da ammirare, una collezione sfrontata e sexy, come sempre. Forse più che mai. Spallone very bold, spacchi profondi, il nero totale acceso da flash di colore vivacissimo, qua e là rimandi più o meno diretti all’iconica jungle print del 2000, rivista e corretta ora in chiave tridimensionale. A interpretarla in passerella le (solite) note: Bella e Irina, Kaia e Kendall…
Donatella chiede, e i maxi schermi che avvolgono tutta l’enorme sala rispondono riempiendosi di un’infinità di immagini di Jennifer Lopez ai Grammy Awards del 2000, quando lei e l’abito in questione entrarono nel mito.

Ma quando, anche, milioni di persone andarono su internet proprio per vedere Jennifer, trasformando quella ricerca – se vogliamo – tutto sommato banale nella più grande che Google avesse sperimentato fino ad allora. E spingendo Google stessa – dal momento che la gente non trovava ciò che stava cercando, ovvero la foto di quel peccaminoso abito – a inventare un nuovo strumento del quale oggi non potremmo fare a meno: Google Images.

Donatella, testarda qual è, torna però a interrogare il motore di ricerca: «Google, adesso mi fai vedere il vero Versace Jungle Dress?». E subito si capisce che il momento ha tutto il potenziale per diventare epico e memorabile. E così è: schiocco di dita, ecco comparire la divina Jennifer Lopez, di foglie di palme vestite, in una versione 2.0 dell’iconico abito. Apriti cielo: JLo – che verrà pur sempre from The Block ma che a noi pare provenire dall’Olimpo – incede statuaria, con falcata da valchiria, regalando alla platea un’immagine perfezionata di quella ragazza in piena ascesa ben 19 anni fa. Ora di anni ne ha 50 e passa, ma è ancora più sensuale, femminile e magnetica di allora. E siccome ci è sventolata a un palmo di mano di distanza, possiamo pure dirlo con sincera certezza: ma quale photoshop, qui di cellulite non ce n’è un’ombra neppure a cercarla.

Potrebbe piacerti...