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Sommese(NCD):”I moderati devono decidere da che parte stare. Non ci sono le condizioni per la creazione di un altro polo”

Pasquale Sommese, consigliere regionale di NCD, è intervenuto nel corso di “Dentro i Fatti”, trasmissione di approfondimento politico e culturale, in onda su radio club 91 ogni lunedì e condotta da Samuele Ciambriello. Tanti i temi trattati, a partire dalle prossime elezioni amministrative in Campania, che vedrà coinvolte ben quattro capoluoghi di provincia campani.

E’ fuori di dubbio che le elezioni amministrative della prossima primavera, durante le quali saranno chiamati al voto milioni di cittadini per i rinnovi dei consigli comunali nei capoluoghi di provincia e non solo, andranno a delineare uno scenario molto più chiaro, in Campania, rispetto a quello che è il quadro nazionale e quello regionale. Anche per quanto riguarda le alleanze, avremo senza dubbio un quadro assai chiaro. Ci sono tante contraddizioni, a partire dalla situazione del Partito democratico, che ha avuto una forte spinta ed aiuto per la vittoria delle scorse elezioni regionali, da forze moderate che anche a livello nazionale sono alleate degli stessi democratici. Bisognerà capire il loro posizionamento, che certamente potrà risultare decisivo”.

Ma i moderati, anche in Campania, possono essere riuniti? Renzi del resto, a livello nazionale, sembra rappresentare l’unico elemento di novità…..

Renzi rappresenta senza dubbio un elemento nuovo, anche se è noto a tutti il processo attraverso il quale è giunto alla presidenza del consiglio. Come del resto, è noto il processo che da vent’anni cerca di riunire un soggetto di centro. L’unica novità che io leggo, è che non esistono più le condizioni per creare tale soggetto moderato e di centro, che si opponga agli schieramenti classici di destra e di sinistra. I Cinque Stelle rappresentano l’unico soggetto capace di opporsi a queste forze. Gioco – forza, i partiti che si rifanno al centro moderato, devono scegliere da che parte stare. Moderati che si dividono non sulla proposta, ma sul leader che deve affrontare tale processo di rinnovamento. La verità storica, dopo vent’anni, è questa: non esistono le condizioni per la creazione di un altro polo, ma esistono le condizioni per una cultura di governo, per quella grande capacità che hanno i moderati di trovare le soluzioni ai problemi, capacità dimostrata dai tanti sindaci ed amministratori che riescono a governare bene i territori laddove sono forze di governo”.

In chiusura, un giudizio sull’operato del governo regionale guidato da Vincenzo De Luca, dopo i primi sei mesi di governo. Giudizio di Sommese, che però, non entra nel merito delle questioni ma che sembrano essere quasi un invito al proprio partito a decidere cosa voglia fare finalmente da grande.

Noi ci ritroviamo sui temi che guidano i processi di governo, anche se non ci ritroviamo sulle persone che guidano tali processi. E’ giunto il momento di operare scelte chiare ed inequivocabili, rivendicando una autonomia di scelta regionale rispetto a scelte nazionali. Siamo disponibili ai processi di cambiamento, anche se i processi vanno governati e devono essere in linea con le cose che si sono fatte in passato. Bisogna fare una scelta che sia condivisa e che soprattutto sia chiara e che tenga conto delle esigenze dei nostri elettori, che sono gli unici veri nostri interlocutori”.

 

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