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TENSIONI FRANCIA-USA: MACRON “IL NOSTRO ATTACCO LEGITTIMO”

Dopo il raid aereo di Francia, Usa e Gran Bretagna a discapito della Siria, nella notte tra venerdì e sabato, si è tornato a parlare di quanto accaduto. Comey, ex direttore FBI dopo il licenziamento da parte di Donald Trump, in un’intervista ha definito il presidente americano instabile e pericoloso, non adatto quindi alla delicatissima carica che ricopre.

In Francia invece Macron, in un intervista di due ore per la tv nazionale, dice che l’attacco alla Siria è stato organizzato domenica e che è comunque perfettamente riuscito in quanto sono stato colpiti gli obiettivi prefissati, distruggere quindi le stazioni che permettessero ai siriani di creare armi chimiche con le quali stanno sconvolgendo un paese, e minimizzare al massimo il numero delle vittime. Non si registrano infatti vittime civili. Emmanuel Macron continua dicendo che il loro attacco è perfettamente legale nel quadro multilaterale.

Al Assad, rais siriano sostiene che a nulla sono serviti gli attacchi missilistici anche per il fine di riunire il paese sotto il controllo del tycoon, tutto questo dopo un incontro tra il presidente della Siria e alcuni delegati russi che hanno poi postato foto dell’incontro.

Gli Usa sono pronti a colpire Mosca con nuove sanzioni che accusa la Russia di alimentare le tensioni con gli Usa e di non fare nulla per evitare che il regime di Assad usi armi chimiche, ha ricordato le sanzioni già varate e “continuerà a farlo, come vedrete lunedì”, ha aggiunto.

Dopo il raid in Siria, Donald Trump telefona agli alleati Macron e May. Li ringrazia per il sostegno nell’attacco ai presunti arsenali di armi chimiche di Assad, poi la Casa Bianca fa sapere che i tre hanno convenuto sul fatto che i bombardamenti “hanno avuto successo” ed erano necessari per indebolire il programma di armi chimiche di Damasco, e hanno ribadito come la priorità in Siria sia quella di sconfiggere definitivamente l’Isis. La Russia incassa la bocciatura della sua richiesta di condanna dell’attacco da parte dell’Onu e l’intelligence Usa sembra escludere possibili rappresaglie. Ma le tensioni restano. In Siria sono arrivati gli ispettori dell’Opac per vigilare sul rispetto dei trattati. Gentiloni invoca soluzioni diplomatiche, conferma la linea italiana contraria a ogni intervento militare e auspica che non si inneschi una escalation. E ci  sarebbero almeno 20 vittime nell’attacco aereo sferrato ieri sera contro una importante base iraniana a sud di Aleppo, in Siria. A riferirlo l’agenzia russa Tass, che cita media turchi. L’esplosione ha colpito un campo di addestramento iraniano. Aerei sono stati visti sorvolare la zona, ma “la loro identità è sconosciuta”.

Enrico Esente

 

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