Economia e Welfare

Terra dei Fuochi: “Prima le bonifiche dei terreni”

La diffusa presenza di rifiuti pericolosi sul territorio regionale è all’attenzione di tutti gli organi istituzionali, degli enti pubblici e privati, delle associazioni e dei cittadini. Fra le aree più colpite sicuramente quelle di Terra di Lavoro e del confinante contesto partenopeo. Per questi e altri motivi ancora l’associazione “èCaserta”, una libera aggregazione di cittadini casertani impegnati nel mondo delle professioni, ha organizzato un incontro sul problema della contaminazione ambientale in Terra di Lavoro. L’associazione da tempo ha dedicato ogni impegno a tale devastante fenomeno nella nostra provincia e ha già tenuto riunioni dedicate soprattutto alle conseguenze ricadenti sulla salute degli abitanti, specie per quanto attiene il fattore oncologico, con statistiche ormai largamente al di sopra della media nazionale.

Al tavolo tavolo dei relatori le istituzioni: il sindaco Pio Del Gaudio, il presidente della provincia Domenico Zinzi, l’assessore regionale all’Agricoltura Daniela Nugnes e il consigliere regionale Lucia Esposito.

A introdurre i lavori Lello Menditto, in rappresentanza di “èCaserta”. È lui il decano dell’associazione, l’uomo che ha attraversato da protagonista politico negli ultimi decenni le vicende cittadine del capoluogo. Ha ancora la determinazione di mettere a disposizione della civitas il suo patrimonio di esperienza. È lui a lanciare la prima proposta: «Bonifichiamo prima i terreni dove si producono le eccellenze agroalimentari di Terra di Lavoro». Il suo è un suggerimento ponderato, indica una priorità assoluta, l’indicazione di un intervento urgente che possa ripristinare un circuito economico virtuoso. E aggiunge: «Quello che non può essere sottoposto a bonifica nell’immediato va inserito in un programma di biodepurazione, con la coltivazione della canapa».

Nell’ordine degli interventi lo segue un tecnico, Maria Laura Mastellone, professore associato in scienze e tecnologie ambientali della Sun. È stata assessore all’Ambiente sia del Comune di Caserta con il sindaco Nicodemo Petteruti sia della Provincia con l’attuale presidente Domenico Zinzi.

Nelle sue parole emergono le cause, i tempi, i modi e gli interventi idonei a contenere prima e a debellare poi le cause di una situazione divenuta ormai insostenibile. L’intervento della Mastellone risulta essere molto corretto dal punto di vista scientifico, presenta dati certamente allarmanti, ma indica anche quali possano essere i progetti per il superamento della crisi. Straordinaria appare la proposta di inertizzazione dei rifiuti.

È la volta dell’assessore Daniela Nugnes. Mostra competenza e serenità di giudizio. Il tema l’appassiona fortemente, sta conducendo una sua battaglia istituzionale per la bonifica di un territorio di cui lei stessa è cittadina.

Altrettanto appassionato l’intervento del consigliere Lucia Esposito: «Ci troveremo anche su posizioni diverse, perché non si può essere d’accordo su tutto e perché ci sono delle impostazioni differenti, però su questo tema noi dobbiamo avere la capacità di guardare avanti e di provare a fare una sintesi, di trovare una strada e di condividerla. Questa provincia ha pagato un prezzo altissimo». La parola va al sindaco Pio Del Gaudio. «La raccolta differenziata non è entrata ancora nella cultura dei cittadini casertani», questa la sua dichiarazione. «Oggi ci sono ancora difficoltà a raggiungere valori soddisfacenti nel campo della differenziata. Dobbiamo ottenere traguardi più importanti, ma per raggiungerli c’è bisogno di una maggiore consapevolezza culturale, civile e sociale».

A concludere la serie degli interventi il presidente Domenico Zinzi: «Ho dato grande attenzione al problema ambientale varando una corretta pianificazione. Questo territorio necessita di impianti di smaltimento rifiuti, a partire dal gassificatore da noi previsto».

Potrebbe piacerti...