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TERRORISMO, IL MINISTRO ALFANO: ”IL SISTEMA DI PREVENZIONE FUNZIONA”

”Lo stato della sicurezza del nostro Paese è davvero positivo. Gli investimenti crescono, i reati calano, il sistema di prevenzione sull’antiterrorismo ha fin qui retto, il contrasto alla criminalità organizzata ha dato risultati importanti. È un sistema che in questo momento non ha niente da invidiare a nessun altro Paese al mondo e che si avvale di 7050 militare delle Forze Armate che partecipano a servizi di ordine pubblico nell’ambito dell’operazione Strade Sicure. Grazie ai vertici delle forze dell’ordine, dell’Esercito e della Protezione civile che hanno fatto sì che il nostro Paese possa essere considerato sin qui sicuro, pur in un contesto in cui il rischio zero non esiste”.

Così il ministro dell’Interno, Angelino Alfano, nel corso della consueta conferenza stampa di Ferragosto al termine della riunione del Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica a cui partecipano il viceministro Filippo Bubbico, il capo di gabinetto del ministro, i vertici delle forze dell’ordine e dei servizi di intelligence e il nuovo capo dei vigili del Fuoco, il prefetto Bruno Frattasi, ex capo del Legislativo, ex prefetto di Latina durante il caso-Fondi.

Incontrando la stampa, il ministro dell’Interno passa in rassegna temi relativi a ordine pubblico, criminalità. violenza di genere, sicurezza stradale, migranti, infiltrazioni negli enti locali, terrorismo, contrasto all’abusivismo, le risorse su sicurezza e difesa, il soccorso pubblico. E ringrazia “i 47mila italiani in divisa in campo oggi per garantire un Ferragosto sicuro”.

Alfano poi esprime “la grande stima del governo nei confronti del Corpo forestale, che dal gennaio del prossimo anno transiterà nei ranghi dell’Arma dei carabinieri. E che si è guadagnato sul campo i galloni di polizia giudiziaria. Grazie per lealtà dimostrata in questo periodo di transizione che porterà la polizia ambientale a diventare tra le più specializzate in Europa. Con 1580 uomini, 53 pattuglie, 3 natanti. Protagonista di indagini sulla filiera agropastorale e prevenzione incendi”. A proposito del “crimine all’ambiente dell’incendio boschivo”, Alfano parla di “un nuovo metodo sviluppato insieme all’Università di Napoli che consente di risalire all’area dell’innesco per trovare indizi che portino al piromane. Metodo dai grandi risultati. Incendi ridotti, dati provvisori, del 25% in meno rispetto all’anno scorso. Denunciate 6000 persone, 183 arrestate”.

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