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TRAGEDIA PUGLIA, CANTONE: ”OGGETTIVO COLLEGAMENTO CON LA CORRUZIONE”

l disastro ferroviario in Puglia ”evidenzia purtroppo un oggettivo collegamento con la corruzione”. Lo ha detto il presidente dell’Anticorruzione, Raffaele Cantone, sottolineando che l’incidente ”è frutto probabilmente di un errore umano, ma anche conseguenza di un problema atavico del nostro Paese di mettere in campo infrastrutture adeguate ed una delle ragioni di ciò è da individuarsi nella corruzione”.

Su questa piaga che attanaglia il Paese Cantone però ha rassicutrato: “Mi sento di poter affermare che iniziano a intravedersi le prime tracce degli ‘anticorpi’ che si stanno inserendo nel sistema”. I dati sull’incremento considerevole delle segnalazioni nel 2015 ”testimoniano oltre che la fiducia riposta nell’Autorità, di cui siamo orgogliosi, un ‘risveglio’ da parte di operatori e cittadini, stanchi di un sistema spesso incapace di gestire risorse pubbliche destinate a opere e servizi fondamentali per la collettività”.

L’Autorità, spiega il presidente, ”ha sempre sostenuto che la corruzione non può essere affrontata attraverso azioni unilaterali ma richiede, piuttosto, interventi molteplici e contestuali. Oltre all’attività repressiva, svolta egregiamente dalla magistratura, sono necessari un’efficace azione di prevenzione da parte di tutti gli attori in campo e un cambiamento culturale da parte di cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche”.

Le segnalazioni di anomalie su appalti di lavori, servizi e forniture sono passate da circa 1.200 nel 2014 a quasi 3.000 nel 2015 (con un aumento di oltre il doppio), generando l’apertura di circa 1.880 fascicoli (con un balzo di oltre il 50% rispetto al 2014)».
Ha sottolineato Cantone nella Relazione annuale al Parlamento. ”In materia di trasparenza le segnalazioni ricevute sulla piattaforma ‘Campagna Trasparenza’ sono aumentate di circa il 90%, passando da 760 nel 2014 a 1.435 nel 2015 – ha aggiunto Cantone. – Considerando anche i procedimenti avviati sul sistema di qualificazione delle Soa (2.560), sull’applicazione delle misure di prevenzione della corruzione (929), sulla normativa in materia di trasparenza (341), le istruttorie di vigilanza cosiddetta ‘specialè (oltre 600), il totale dei procedimenti di vigilanza aperti nel 2015 supera le 6.300 unità”.

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