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Tridico, presidente dell’INPS: “Stiamo notando un calo delle richieste di Cig, l’Italia sta ripartendo”

“Entro venerdì 12 giugno pagheremo tutte le 419mila domande di cassa integrazione giacenti”. Lo assicura il presidente dell’InpsPasquale Tridico, in un’intervista a Repubblica. “Stiamo notando un fortissimo calo delle richieste di Cig, stimiamo un meno 50%. Un dato che mi dice che il Paese è ripartito. Finalmente”, aggiunge Tridico. “Abbiamo avuto un infarto ma l’Italia è ancora in piedi”.

A proposito dello scarto, di circa 800mila persone, tra domanda potenziale e richieste effettivamente presentate, commenta: “L’unica cosa che conta è il numero dei modelli SR41 che ci arrivano: sulla base di quei moduli io posso finalmente emettere l’ordine di pagamento. All’Inps ci sono lavoratori straordinari che si stanno facendo in quattro per dare una risposta a tutti. Come quelli della Sanità hanno garantito la protezione dal virus, noi abbiamo garantito la protezione sociale; l’Italia deve essere orgogliosa di loro. Anche perché la Cig, al 90%, è stata pagata. Certo, ci sono stati ritardi, il modello della Cig è molto complicato. Ma è uno strumento pensato per tempi normali, qua ci siamo trovati di fronte a un’apocalisse. Abbiamo avuto un infarto ma l’Italia è ancora in piedi. E dobbiamo dire grazie al nostro Stato sociale se il Paese, nonostante tutto, è rimasto coeso. Dobbiamo dire grazie alla Cig, ai bonus, al Reddito di cittadinanza”.

Per esempio, avverte, “stiamo sovvenzionando con la Cig anche aziende che potrebbero ripartire, magari al 50%, e grazie agli aiuti di Stato preferiscono non farlo. Per pigrizia, per opportunismo, magari sperando che passi la piena e il mercato riparta come prima. In alcuni settori ci possono anche essere imprenditori che non affrontano le difficoltà della riapertura ‘tanto c’è lo Stato’ che paga l’80% della busta paga. Adesso basta scrivere Covid e noi paghiamo, senza controlli, senza burocrazia, senza sindacati; dal mio punto di osservazione, vedo un Paese con molte zone grigie. C’è ancora tanto lavoro in nero, c’è moltissimo lavoro in ‘grigio'”. “L’estensione della Cig e lo sblocco dei licenziamenti vanno allineati – conclude – se intervengono i fondi Sure dell’Ue sarà un passo avanti enorme che consentirà al governo di aumentare la copertura degli ammortizzatori fino alla fine dell’anno”.

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