Approfondimenti

Tutela dell’ambiente e promozione della salute

«Finalmente i medici della Campania comprendono l’importanza di tutelare la salute affrontando energicamente  il grave impatto ambientale che incombe sulla terra dei fuochi». A parlare è Gaetano Rivezzi, coordinatore Isde Regione Campania Associazione Medici per l’Ambiente che saluta positivamente l’iniziativa dei colleghi delle cinque province campane e sottolinea: «L’Associazione è ben lieta dell’azione sanitaria che a 360°gradi si vorrà attuare nelle Province di Napoli e Caserta. Ridurre il carico di inquinamento globale che grava su queste popolazioni è la prima azione virtuosa che occorre attuare in Campania. Migliorare la sostenibilità ambientale in un territorio così degradato porterà a migliorare gli stili di vita collettivi che fanno da contro altare a quelli tanto declamati dal Ministro Lorenzin come Stili di Vita Individuali».

Ma qual è l’impegno degli Ordini dei Medici delle province campane? «Gli Ordini Provinciali dei Medici intendono oggi affrontare il problema della tutela ambientale in maniera integrata, pur nel rispetto delle finalità istituzionali degli ordini stessi, mediante una azione di sensibilizzazione di tutte le parti interessate, ciascuno per le proprie competenze. Gli Ordini sono  ben coscienti del fatto che comprendere gli elementi da tenere in considerazione, da un punto di vista epidemiologico, per valutare l’impatto di diversi fattori ambientali sullo stato di salute, è un obiettivo molto difficile da conseguire, sono altrettanto convinti che,  allo stato, tale obiettivo sia  irrinunciabile e vada perseguito con determinazione.  Bisognerebbe infatti raccogliere sistematicamente ed elaborare ed incrociare dati ambientali, territoriali, epidemiologici, demografici, sociali ed altri indicatori socio-sanitari,  cosa non semplice in una regione come quella campana ove, nonostante da circa 20 anni siano  attivi due  Registri Tumori su parte del territorio regionale, soltanto da poco è stato dato l’avvio alla Rete di Registrazione Oncologica riferita all’intero territorio regionale. In tal modo sarebbe possibile ottenere in continuo un database integrato su base regionale o provinciale di dati ambientali e sanitari allo scopo di orientare e programmare i controlli e gli interventi preventivi nei soggetti sani e nel territorio. In tal modo anche la comunicazione cittadina sarebbe più trasparente. Quello del rapporto tra ambiente e salute è inoltre un tema trasversale, che non interessa solo i medici ma che coinvolge molte altre competenze e responsabilità, nonché Enti pubblici e privati con diversa natura e finalità».

Quale allora le proposte degli Ordini dei Medici?  «Si parte dalla tutela e promozione della salute con l’attuazione  delle indicazioni contenute nelle proposte elaborate dall’ISS su mandato del governo ed acquisite dalla Regione Campania in merito al potenziamento ed attivazione di misure sanitarie ad hoc nelle province di Napoli e Caserta. Quindi, implementare gli screening ordinari, quali LEA di legge, non ancora pienamente garantiti in tutta la Regione, creando in tempi brevi una filiera che garantisca efficienza ed equità, controllando costantemente la qualità di ogni fase del processo, nel rispetto dei ruoli e delle professionalità coinvolte. E ancora, incrementare le attività di prevenzione primaria nei soggetti sani. Monitorare l’attività del Registro Tumori della Regione Campania, comprensivo del Registro Tumori pediatrico. Impegnare i medici presenti nelle Istituzioni pubbliche (Dipartimenti di Prevenzione, Distretti etc), nelle strutture sanitarie pubbliche di ogni tipo, ed anche i medici ed i pediatri di famiglia ad una costante  allerta.mCoinvolgere attivamente, vincolando anche al  rispetto di norme giuridico-amministrative già esistenti i Dipartimenti di Prevenzione, i Dirigenti distrettuali, i medici e pediatri di famiglia nell’impegno all’educazione sanitaria, alla promozione di corretti stili di vita, alla prevenzione in genere, ed agli screening».

 

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