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Tutto il campionato del Napoli riassunto in un articolo. Vittoria o fallimento?

Inizia a Pescara il campionato del Napoli. La cessione di Higuaìn sembra aver spento qualsiasi speranza di vincere lo scudetto. E’ un Napoli grigio che affonda sotto i colpi di Caprari e Benali.

Sembra fatta, ma dalla panchina si alzò quello che in questa stagione sarebbe diventato il goleador del Napoli. Sto parlando di Dries Mertens. Entra, pareggia ed il Napoli sfiora la vittoria.

Poi tocca al Milan, tocca a Milik. L’oggetto misterioso fa’ doppietta. Il Napoli c’è.

Vince a Palermo, poi col Bologna. Ma si ferma a GENOA. Ritorna a vincere col Chievo, poi deve inchinarsi alla Dea di Bergamo (ATALANTA) che vince meritatamente 1-0.  Ed il 15 Ottobre 2016 il Napoli si arrende davanti ai giallorossi(ROMA), al San Paolo finisce 3-1 per la Roma. E’ un Napoli che inizia a manifestare un gioco bello da vedere, ma che non è concreto. La squadra di Sarri, si arrabbia e decide di asfaltare prima Empoli e poi Crotone per poi  recarsi a Torino a sfidare il “traditore”. E proprio il traditore regala la vittoria alla JUVENTUS in una partita in cui la capolista sembrava la squadra che indossava la maglia azzurra.

E’ un Napoli distrutto psicologicamente che si ferma in casa con la LAZIO e con il SASSUOLO, con un destro di Callejon che al 93’ batte sul palo interno. Ma non è solo l’anno di Mertens, è anche l’anno del 24 di Frattamaggiore che ad Udine la vince da solo. E’ un Napoli nervoso che ne fa’ 13 in 3 partite: 3 all’Inter, 5 al Cagliari e 5 al Torino.  Gabbiadini lascia la città, ma prima di partire al 95’esimo dal dischetto pareggia la partita di Firenze allungando la striscia positiva di risultati del Napoli che batte Sampdoria, Pescara e Milan a San Siro.

Siamo alla 22° giornata di campionato, si gioca Napoli-PALERMO.. Una passeggiata sulla carta, ma il gol al 6’ di Nestorovsky resiste fino al 66’ quando Mertens decide di pareggiare. Ma il Napoli non va oltre il pari. E con la rabbia di una città intera cucita addosso gli azzurri ne fanno 7 al Bologna.  Poi 2 al Genoa e 3 al Chievo, ma come da copione un giovanissimo Caldara e la sua ATALANTA riescono ad imporsi ancora una volta, stavolta per 2-0 a casa di Maradona.

Ora c’è la Roma, se si vince o si pareggia il distacco diventa abisso allora uno a caso gonfia la rete due volte. Si, quello con il numero 14…

E una volta riasfaltati Crotone ed Empoli, il Napoli pareggia con la prima in classifica. Ritorna a Roma, stavolta per la Lazio di Immobile che si arrende ai tre missili della corazzata Azzurra. Stesso trattamento riservato all’Udinese. Poi la beffa, il Napoli perde due punti a SASSUOLO. Un Napoli che esprime, a detta di tutti, forse il miglior calcio d’Europa si trova al terzo posto. Umilia l’Inter a San Siro, vince con il Cagliari a casa propria e ne regala altri 5 al Torino.

Quella Juve, tanto forte di cui tutti parlano dista 5 punti. Niente, se guardiamo i punti lasciati per strada dal Napoli. Quanto costa una sconfitta con l’Atalanta in casa ed un pareggio in casa con il Palermo? Niente, costa 5 punti. Costa il primo posto. E forse se il Chievo non riesce a regalarci/si un pari con la Roma, costa anche il secondo posto. E quindi quel bel gioco espresso dalla squadra azzurra rischia di spegnersi al terzo posto.  Sabato c’è la Fiorentina e Domenica 28 Maggio si chiuderà a Genova con la Samp il campionato di questo Napoli da alti e bassi. Un Napoli che poteva vincere tranquillamente lo scudetto e che invece di trova a lottare per un secondo posto che anche se venisse conquistato, starebbe forse a qualcuno, un pochino pochino stretto.

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