Cultura

“UN GIUDICE PARTIGIANO”: AD AVELLINO LA PRESENTAZIONE DEL LIBRO DELLA COLLANA “WE CARE”.

Si è svolta ieri ad Avellino, nel Circolo della Stampa con  un pubblico emozionato, la presentazione del libro “ Un giudice partigiano- Diritti, politica e giustizia sociale al tempo della crisi”, a cura di Dario Stefano Dell’Aquila e Alessandra Pirera ( Guida Editore). Una raccolta di scritti di Vincenzo Maria Albano, magistrato, giurista, giornalista, esponente di magistratura democratica, già Presidente dell’ XI sezione Penale del Tribunale di Napoli e Presidente del Tribunale di Torre Annunziata, scomparso nel 2011. A ricordare la figura del magistrato “con le idee politiche e con la toga” Samuele Ciambriello, direttore della collana editoriale “We Care”, Dario Stefano Dell’Aquila, Marta Correggia, sostituto procuratore di Santa Maria Capua Vetere e l’imprenditore irpino Silvio Sarno. « Questo libro- afferma Samuele Ciambriello- riflette bene l’immagine di una persona di grande intelligenza e cultura e di profonda sensibilità. Enzo era un rigoroso uomo di giustizia che mai ha smarrito l’esercizio del suo delicatissimo ruolo e il senso di umiltà, di chi sa rispettare ed ascoltare l’altro. Questo testo vuole essere il mio piccolo contributo al ricordo di una figura così grande». Dario Stefano Dell’Aquila, attraverso un’attenta analisi degli scritti tecnici e giornalistici di Enzo Albano, ha curato nei minimi dettagli le pagine di un libro che restituiscono l’immagine di un uomo libero che non ha mai fatto a meno del suo diritto di espressione. «Enzo- dichiara- fu stimato perché nell’esercizio delle sue funzioni era irreprensibile e non ha mai fatto prevalere la sua opinione, anche rispetto a norme che aveva fortemente criticato». Concetto ribadito anche da Marta Correggia « Era sicuramente un giudice sui generis, un precursore in grado di individuare prima di tutti le zone d’ombra. Un uomo di diritto e di giustizia in grado di nutrire senza remore  tutte le sue libertà senza paura. Questo libro deve proporsi come strumento per le nuove generazioni». 

Ma dove sta scritto che un giudice debba rinunciare a esprimere le sue idee politiche? “Sono un giudice e ho delle idee politiche”. La bellezza di Enzo Albano sta nella naturalezza con la quale rivendica ciò che molti altri contestano, rimuovono, negano, a destra come a sinistra. È stata una scelta sapiente e profonda quella di raccogliere i suoi articoli in materia di giustizia insieme a quelli più strettamente legati alla attualità politica. Non esiste l’uomo togato scisso dall’uomo senza toga. Esiste l’uomo. C’è chi vorrebbe ridurre il giudice a una sorta di automa depoliticizzato. Enzo Albano ha resistito a questa de-umanizzazione e si è liberamente espresso sulla politica e sui politici italiani, sulla pace e sulla guerra, su Cuba e sulla Palestina, sulla democrazia e sullo stato di eccezione. La vita è qualcosa di ben più complesso rispetto al diritto. (dalla Prefazione di Patrizio Gonnella).

 

 

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