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Venezuela :Juan Guaidó, nuovo presidente ad interim del paese

Juan Guaidó,  presidente dell’Assemblea nazionale (AN) del Venezuela, ha giurato nell’incarico di presidente ad interim del paese fino a quando non si possano tenere nuove elezioni. Riferendosi  ad un articolo costituzionale, il 233 che consente al capo del legislativo di guidare un governo provvisorio. Il giuramento è stato tenuto durante una manifestazione organizzata dall’opposizione a Caracas, che controlla l’AN, la protesta è articolata contro il presidente Nicolás Maduro, che recentemente ha iniziato un secondo mandato frutto di elezioni delle quali gran parte della comunità internazionale non riconosce la legittimità. Durante le proteste popolari, non si è fatta attendere la reazione violenta di polizia e militari che hanno  provocato almeno 14 morti e oltre duecento feriti, le forze intervenute, hanno fatto uso di lacrimogeni rendendo di fatto impraticabile diverse strade e vie di comunicazione. Il tamburo dei social network ha immediatamente diffuso immagini di scontri e spari nella città meridionale di Barinas. Henry Ramos Allup, dirigente dell’opposizione, ha inoltre denunciato violenze a Maturín, capitale dello stato venezuelano di Monagas, dove gruppi di militanti chavisti hanno attaccato la sede locale del partito Azione democratica, contrario a Maduro, caricando anche i partecipanti a una manifestazione che si svolgeva nel centro della città.  Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, da sempre contrario alla politica di Maduro, ha riconosciuto la legittimità del potere di Guaidó, chiedendo alla comunità internazionale di fare lo stesso. Nicolás Maduro, dopo in un discorso tenuto dal balcone di palazzo Miraflores, sede della presidenza, ha annunciato senza mezzi termini, la rottura dei rapporti diplomatici con gli Stati Uniti e ha intimato al personale diplomatico di Washington di lasciare il paese entro 72 ore. In merito, è intervenuto anche il segretario di stato statunitense Mike Pompeo,  «Maduro non ha l’autorità per espellere i diplomatici dal Venezuela. Gli Stati Uniti non riconoscono all’ex presidente l’autorità legale per rompere le relazioni diplomatiche o dichiarare i nostri diplomatici persona non gradita», invitando le forze di sicurezza «ad astenersi da misure che non siano coerenti con i privilegi e le immunità di cui godono i membri della comunità diplomatica». Gli Stati Uniti, ha continuato il Segretario di Stato, «prenderanno misure appropriate affinché chiunque metta in pericolo la sicurezza del nostro personale ne risponda». Guaidó, da parte sua, ha chiesto a tutte le delegazioni internazionali di rimanere nel paese sottolineando che «qualsiasi disposizione contraria sarebbe invalida, dal momento che verrebbe da persone o entità che, a causa della loro natura usurpativa, non hanno l’autorità legittima a decidere sulla questione». Anche un appello di S.Em. il Cardinale venezuelano Baltazar Enrique Porras Cardozo, arcivescovo metropolita di Mérida e amministratore apostolico dell’arcidiocesi di Caracas, trovandosi a Panamá, per la partecipazione alla Giornata mondiale dei giovani, ha esortato le forze di sicurezza dello stato a rispettare il diritto alla protesta, e ha rivendicato il diritto dei sacerdoti a manifestare «se lo si fa senza protagonismi, senza slogan politici, in atteggiamento fraterno. È necessario uscire semplicemente per accompagnare e proteggere la gente, specialmente i più vulnerabili, e trasmettere loro speranza, gioia e pace»,.

Raffaele Fattopace 

 

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