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Vicenda Open Arms e Salvini: concluse le dichiarazioni al Senato, alle 18 lo spoglio dei voti

Concluse le dichiarazioni di voto da parte dei gruppi, nell’Aula del Senato sono iniziate le votazioni sulla richiesta di autorizzazione a procedere verso Matteo Salvini per la vicenda Open Arms. Le operazioni si concluderanno alle 18, dopo le quali si procederà allo spoglio e alla proclamazione del risultato. Il voto è palese. I presenti in aula hanno votato all’inizio della procedura mediante voto individuale elettronico. Chi non era presente in Aula dovrà recarsi entro le 18 al banco della presidenza a dichiarare il proprio voto palese che verrà così registrato. La relazione della Giunta era contraria all’autorizzazione a procedere, e visto che il voto riguarda tale relazione, chi è favorevole ad autorizzare il processo voterà “no” e chi è invece contrario ad autorizzare il processo voterà “si”.

“Noi voteremo a favore dell’autorizzazione a procedere nei confronti Salvini”. Lo afferma il lader di Iv Matteo Renzi in Aula al Senato.

“Ho fatto il mio dovere, ho la coscienza a posto: sempre avanti a testa alta e grazie per tutti i vostri messaggi di sostegno, Amici”, ha detto il leader della Lega, Matteo Salvini su twitter. “Se andrò a processo, ci andrò a testa alta. Se pensano di intimorire la Lega con un processo politico “alla Palamara” (“Salvini ha ragione ma va attaccato lo stesso”), si sbagliano di grosso. Quando tornerò al governo farò esattamente le stesse cose”, ha aggiunto Salvini.

“Processare Matteo Salvini per aver difeso i confini italiani dall’immigrazione illegale è semplicemente scandaloso. Fratelli d’Italia voterà compattamente, e convintamente, contro l’autorizzazione a procedere. La sinistra impari a battere i suoi avversari nelle urne, se ne è capace. Forza Matteo”. Così la leader di Frateli d’Italia, Giorgia Meloni, su Facebook.

“Stiamo affrontando la più grave crisi economica di sempre, ma in Parlamento oggi si vota per processare Salvini per il suo operato da Ministro. A voi pare normale?”. Così il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. “Sono in coda in autostrada da un’ora a Genova Aeroporto. Neppure lo spazio per far passare un’ambulanza. Sulle nostre coste sono ripartiti gli sbarchi, le nostre crociere sono ancora ferme – conclude -, ma si pensa a una nave per ospitare i migranti”.

La memoria difensiva

“Da un attento esame dei fatti accaduti – si legge nella memoria difensiva di Matteo Salvini sul caso Open Arms – non può ritenersi sussistere nessuna violazione di norme penali in quanto la condotta che mi viene contestata è insussistente e comunque essa altro non è che un’automatica conseguenza delle scelte politiche effettuate dall’intera compagine governativa nel perseguimento dell’interesse pubblico a un corretto controllo e a una corretta gestione dei flussi migratori nonché a una piena tutela dell’ordine pubblico e, più in generale, un doveroso atteggiamento di salvaguardia delle prerogative costituzionali dello Stato italiano sulla scorta delle relazioni internazionali e del diritto internazionale in condizione dí parità con gli altri Stati”. La memoria è stata presentata il 17 febbraio 2020.

“Appare da questa ricostruzione come l’interesse pubblico coinvolto sia di limpida e cristallina evidenza sotto molteplici e svariati profili, che segnano inequivocabilmente la linea su cui si è articolata tutta l’attività della compagine governativa nella gestione dell’evento”, si legge nel documento.

“561 sbarchi in un giorno, che portano a 13.094 gli arrivi nel 2020 contro i 3.654 registrati nello stesso periodo di un anno fa. Solo nei primi 29 giorni di luglio abbiamo toccato quota 6.144 immigrati arrivati in Italia, il dato peggiore degli ultimi tre anni. E mentre il governo approva lo stato di emergenza per il Covid ma i clandestini scappano dai centri di accoglienza, c’è chi mi vuole processare per aver chiuso i porti. Difendere l’Italia non è reato: ne sono orgoglioso, lo rifarei e lo rifarò“, dice Salvini.

“Sono assolutamente tranquillo e sereno: le carte parlano chiaro. Non devo fare alcun appello a nessuno. Aspetto che i senatori votino in coscienza. Voglio vedere se i Cinque Stelle diranno che erano d’accordo, come è scritto nero su bianco, o se vogliono andare avanti con un processo politico”, dice ancora il segretario della Lega, in attesa del voto sull’autorizzazione a procedere sulla Open Arms. A chi gli chiede se si aspetti o meno un voto a lui favorevole da parte di Iv, replica: “Io non mi aspetto nulla da nessuno. Le carte parlano chiaro”.

Ansa

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