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VISITA A POGGIOREALE DEL GARANTE E DELL’ASSESSORE REGIONALE: “RINCHIUDERE NELL’OBLIO CHI SBAGLIA È INCOSTITUZIONALE; AVANTI COI PROGETTI FUORI DAL CARCERE”

La visita di stamattina a Poggioreale per constatare l’installazione dei frigoriferi rappresenta solamente una piccola luce in una generale condizione della vita detentiva in carcere che è certamente da migliorare. Come Regione Campania vogliamo pensare al dopo ed al fuori dal carcere. Per questi motivi l’Assessorato alle Politiche sociali – ha dichiarato Lucia Fortini – è pronta a finanziare con 300mila euro progetti a sostegno dei detenuti campani che possano svolgersi soprattutto all’esterno. La vita detentiva deve essere certa ma con dignità nell’ottica di una risocializzazione importante”.

Questa mattina l’Assessore alle Politiche Sociali della Regione Campania Lucia Fortini insieme al Garante regionale dei Detenuti Samuele Ciambriello, ed alla presenza della direttrice Maria Luisa Palma, ha visitato i padiglioni Roma e Genova della Casa Circondariale “Poggioreale – Giuseppe Salvia” di Napoli dopo l’installazione di 400 frigoriferi dentro le celle dell’intero istituto, progetto finanziato dalla Regione su proposta dell’Ufficio del Garante.

Dura la denuncia del Garante Ciambriello che ha voluto, ancora una volta, sottolineare l’immobilismo burocratico del Governo e la condizione detentiva che non garantisce una qualità della pena.

I frigoriferi che non sono un privilegio ma una necessità per i detenuti, così come i corsi di formazione, la scuola, le attività di volontariato, rappresentano il valore della risocializzazione dei diversamente liberi ed occorre coniugare certezza della pena con qualità della pena e diritti costituzionali. A Poggioreale oggi ci sono
2108 ristretti, fino a pochi mesi fa erano presenti 2500 unità. L’esubero resta comunque di 510 detenuti rispetto al numero di capienza ordinaria. Le celle da tre rischiano di essere da sei e quelle da sei da nove. L’anno scorso in Campania ci sono stati undici suicidi ma tre sono avvenuti per detenuti agli arresti domiciliari.
Si può morire così? I familiari e i parenti diventano detenuti anche loro. Sono fermi, inutilizzati, già da tre anni 12 milioni per Poggioreale, che come edificio è considerato un’opera pubblica, disposti dal Ministero delle Infrastrutture per allargare, costruire e migliorare la condizione degli spazi e degli ambienti entro i quali – conclude Ciambriello – i detenuti oggi scontano la loro pena. Purtroppo, il Provveditorato Regionale alle opere pubbliche non li ha utilizzati”.

Questa mattina il Garante dei Detenuti Ciambriello ha anche consegnato, grazie alla Giunta Regionale, attrezzature, sedie, banchi, libri, cancelleria e quanto serve per allestire due stanze per il Polo Universitario presso il Carcere di Secondigliano. Il Polo è operativo da un anno attraverso l’accordo tra Regione Campania, Università Federico II, Provveditorato regionale dell’amministrazione penitenziaria e Garante dei Detenuti. I corsi di laurea sono di Giurisprudenza, Sociologia, Scienze Politiche, Lettere Moderne, Economia e Commercio, Scienze Nutraceutiche e Urbanistica. Questo è il primo Polo al sud di Roma. Le lezioni sono destinate sia agli studenti in regime di alta sicurezza sia al reparto Mediterraneo per quelli di media sicurezza.

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