Qui ed ora

VITO NOCERA:”UNA SINISTRA POLITICA NUOVA E’ UN CAMPO FERTILE TRA CAPITALISMO FINANZIARIO E NAZIONALISMO AUTORITARIO.”

UNA SERA DI FEBBRAIO A POMIGLIANO D’ARCO

La casa del popolo di una citta’ operaia. Una citta’ colpita, come altre, da spaesamento civile e smarrimento sociale. Nell’era della comunicazione globale un’Isola che ancora ha strappato conservandolo un tratto di industria. Una composizione di classe antica (quella radicalita’ e insieme quella responsabilita’ di cui solo quella cultura politica e’ capace ) riflette fino a tardi sul mondo e su se stessa. La consapevolezza lucida e perfino orgogliosa di incarnare una sconfitta storica, quella del Movimento Operaio del novecento costitutivo della modernita’ e che nella competizione aspra ma virtuosa con l’ impresa aveva trainato la crescita e lo sviluppo del Paese e conferito ricchezza civile alla democrazia. L’ interrogarsi attento, informato, severo, non declina in un sentimento un po’ autocompiaciuto di sconfitta, pone domande, invece, analizza con intelligenza il quadro intorno, i processi materiali vivi, prova testardo a cercare una strada.
Una strada tra capitalismo finanziario e nazionalismo autoritario, sottrarsi a questa morsa. Il campo fertile di un nuovo soggetto sociale democratico e di una sinistra politica nuova. E da qui, da questa residua Isola fordista che pero’ guarda al futuro, capisci che non c’e’ possibilita’ di riscrivere una traccia capace di definire un nuovo progetto culturale senza trovare i nessi sociali, le esperienze, lo scavo e la esplorazione dei mondi vitali odierni. Le cose vive che maturano profonde, pur nell’aridita’ civile piantata in questo tempo. Ancora la lezione operaia, nel senso piu’ alto che ha assunto questo termine nel corso della Storia.

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