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Vomero: abbattuto un altro platano in via Luca Giordano E’ il quinto al Vomero, dopo quello di via Cimarosa

” Dopo l’episodio di due settimane fa in via Cimarosa, al Vomero, quando all’improvviso pezzi di un grosso platano sono caduti sulla carreggiata, col rischio di causare l’ennesima tragedia con la possibile perdita di vite umane, sembra che sia in atto una vera e propria psicosi nei confronti delle alberature stradali, la quale, negli ultimi giorni, ha già prodotto diversi abbattimenti tra i quali quelli di altri due alberi sempre in via Cimarosa in prossimità di quello caduto e di altri due platani, rispettivamente in piazza Fuga e in via Enrico Alvino, sempre al  Vomero  – afferma Gennaro Capodanno, presidente del Comitato Valori collinari -. Come se non bastasse ieri è toccato a un altro platano secolare, posto in via Luca Giordano, nel tratto tra via Stanzione e via Solimena  “.

            ” Abbattimenti – sottolinea Capodanno – rispetto ai quali alcuni residenti hanno palesato, anche attraverso i social network, non poche perplessità, chiedendo che venga fatta chiarezza sui motivi posti alla base delle decisioni che si fanno assumendo al riguardo, anche attraverso l’accesso agli atti, per quella che sembra assumere i connotati di una vera e propria campagna di abbattimento delle alberature stradali, le quali rappresentano da sempre un filtro naturale, dal momento che notoriamente, attraverso  il processo della fotosintesi, trasformano l’acqua e l’anidride carbonica in ossigeno utilizzando l’energia proveniente dai raggi solari che colpiscono le foglie. Non solo ma offrono, con rami e foglie, ombra e refrigerio ai passanti, particolarmente graditi in queste giornate di caldo africano “.

            “ Sia chiaro – continua Capodanno – è giusto da parte degli uffici competenti, attraverso personale qualificato,  effettuare tutte le verifiche e gli interventi del caso per salvaguardare l’incolumità dei passanti. Si osserva però che, se questi interventi fossero stati fatti per tempo, molti platani, che furono piantati all’atto della nascita del “Nuovo Rione”, voluto dalla legge per il  Risanamento di Napoli nel 1885 e dunque hanno oltre un secolo di vita, potevano essere salvati. Difatti, negli ultimi tempi, anche a causa dell’elevato tasso di inquinamento delle strade del quartiere collinare, i platani secolari sono stati attaccati da diversi agenti patogeni, tra i quali quello del cosiddetto cancro colorato. Danni ha causato anche la tingide del platano che ne ha infestato le foglie, oltre ad arrecare fastidiose punture alle persone “.

 

           

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