FAMIGLIA E UNIONI CIVILI:LE PIAZZE DA ASCOLTARE NON SOLO PER RENZI!

Dopo le piazze arcobaleno,la piazza cattolica.Ancora una volta cattolici contro laici e viceversa? Io non credo.Sono arrivati messaggi chiari da saper ascoltare con saggezza e responsabilità da entrambe le manifestazioni. Anche per ricordare a chi ci governa e ci rappresenta che la Costituzione attende ancora di essere pienamente attuata nella parte in cui indica il dovere di agevolare la famiglia fondata sul matrimonio,anche mettendo in campo provvedimenti per aiutare le famiglie più povere che molto spesso sono anche quelle più numerose..La manifestazione del Circo Massimo a Roma è qualcosa di diverso dal Family day del 2007,al quale partecipò il giovane Renzi,e che affossò i Dico del Governo Prodi. E’ finita la stagione in cui l’unità politica dei cattolici è stata non implicitamente imposta ma implicitamente proposta all’interno dello schieramento del centrodestra. Il PD è nato per superare gli steccati tra laici e cattolici,sulla base di un semplice ed autorevole principio, che mettersi insieme a cercare soluzioni,a promuovere diritti,con serietà dà ottimi risultati. La mediazione come valore può e deve essere la strada giusta anche sulla legge delle Unioni Civili.

Le due manifestazioni pubbliche,di massa,hanno secondo me arricchito il dibattito pubblico e migliorato la qualità della democrazia,hanno promosso una discussione approfondita.

Gli articoli due e tre del testo in discussione che pretendono di omologare le unioni civili al matrimonio possono essere limati costituzionalmente. Io non vedo le Unioni Civili come un attacco alla famiglia,una debolezza dei credenti,una disobbedienza al Papa.Papa Francesco ha detto che il matrimonio cristiano,non quello civile,rappresenta il sogno di Dio per l’umanità. Secondo me la stabilità affettiva e la serenità socio-economica delle coppie di fatto, sia etero che omo, è la prova di forza del matrimonio.Va bene così lo slogan vietato rottamare la famiglia. Così come credo si potrà trovare un giusto equilibrio per estendere il principio della solidarietà di coppia e la responsabilità genitoriale dell’altro non necessariamente passando per l’adozione.

Le leggi non si fanno “contro”,ma a favore e con serie ambizioni.

 

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