LA TERZA ENCICLICA DI PAPA FRANCESCO:”FRATELLI TUTTI,SULLA FRATERNITA’ E L’AMICIZIA SOCIALE.” CONTRO LA GLOBALIZZAZIONE DELL’INDIFFERENZA.

Sulla tomba del Santo che colse la fraternità in ogni creatura di Dio e la trasformò in un canto senza tempo. Parte da lì, da Assisi, la nuova tappa del magistero del Papa che ha scelto di portare il nome del Santo umbro.Una nuova enciclica, la terza. La fratellanza e la solidarietà per combattere la pandemia e affrontare un nuovo mondo, travolto dal virus e profondamente cambiato nelle sue priorità. Contro la globalizzazione dell’indifferenza  è il sottotitolo, “sulla fraternità e l’amicizia sociale”, a rimarcare l’importanza della solidarietà nell’era post pandemica, messaggio già evidenziato più volte da  papa Francesco:”“Voglio ripeterlo – ha aggiunto recentemente -: da una crisi non si esce uguali a prima. La pandemia è una crisi. Da una crisi si esce o migliori o peggiori. Dobbiamo scegliere noi. E la solidarietà è proprio una strada per uscire dalla crisi migliori, non con cambiamenti superficiali, con una verniciata così e tutto è a posto. No. Migliori!”.

Dopo La Lumen fidei (2013) e la Laudato si’ (2015) – che pure nel titolo echeggia l’incipit del Cantico delle Creature – stavolta è la città del Poverello a tenere a battesimo la terza Enciclica “Fratelli tutti” sulla fraternità e l’amicizia sociale, che trae spunto per il titolo da scritti di San Francesco: “Guardiamo, fratelli tutti, il buon pastore che per salvare le sue pecore sostenne la passione della croce”

“Per anni – ha detto Ambrogio Spreafico, Vescovo di Frosinone-Veroli-Ferentino – abbiamo trascurato la questione ecologica che nella nostra Chiesa è stata introdotta con forza e speranza da papa Francesco, il quale non perde occasione di ricordarci che tutto è connesso e che tutti sono tra loro intimamente in relazione. In Francesco, la fratellanza – sia tra gli uomini sia tra questi e il Creato – è talmente una questione vitale che, infatti, si chiama proprio Fratelli tutti la nuova enciclica che sarà firmata il prossimo 3 ottobre ad Assisi. Da soli non c’è storia. La crisi pandemica, non ancora superata, ce lo ha dimostrato: senza una diversa antropologia non può esserci una diversa ecologia. Non ci si salva da soli né il Creato può continuare ad essere violentato facendone pagare gli effetti ai più poveri e ai meno responsabili della sua devastazione”.

Con l’incipit della sua terza enciclica, Papa Francesco rimanda espressamente a Francesco d’Assisi. Il patrono del suo pontificato parla di una fratellanza universale che, nel Cantico di Frate Sole, si estende a tutte le persone e a tutte le creature.Questo gesto di Papa Francesco ci dà nuovo coraggio e forza per ‘ripartire’ nel nome della fraternità che tutti ci unisce.

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