Economia e Welfare

A San Francisco, in California, due giovani sposi giurano eterno amore tramite anelli virtuali e promesse virtuali.Sceneggiata?

Rebecca Rose e Peter Kacherginsky, due novelli sposi della California, hanno deciso di scambiarsi i classici anelli nuziali sotto forma di Nft perchè immutabili ed eterni.

Ma cosa sono i token non-fungibili?

Il Non Fungible Token, è una tecnologia che risale al 2017 ma di cui la popolarità è cresciuta solo di recente grazie ai magnati Elon Musk, CEO e produttore di Tesla, e l’amministratore delegato di Twitter Jack Dorsey.

Vengono definiti come certificati di autenticità digitale. All’apparenza gli NFT sono contenuti digitali intangibili, infinitamente replicabili e uguali a tanti altri. Che però diventano in un certo senso unici grazie a una certificazione che avviene tramite blockchain, la tecnologia diventata famosa grazie alle criptovalute ma che è usata pure in altri contesti. Nel caso degli NFT, la blockchain serve a certificare e commerciare opere d’arte e video di azioni di basket, ma le applicazioni sperimentate vanno dalla moda ai videogiochi. Ovunque ci sia qualcuno interessato alla proprietà digitale di qualcosa, per passione o per profitto.

In sintesi quindi gli NFT sono “informazioni digitali” che fanno sì che il file a cui sono associate abbia una sua peculiarità e individualità. Il bene in questione è firmato dall’autore originale che così facendo ne riconosce l’autenticità e ne può nel caso cedere la proprietà. Una specie di “edizione limitata”.

Dopo una prima e significativa applicazione nel campo dell’arte, l’utilizzo di Nft ora si sta espandendo, addirittura arrivando a sancire un matrimonio.

Nel caso dei giovani sposi Rose e Kacherginsky, al posto del tradizionale scambio delle fedi, questi hanno optato per qualcosa un po’ più inusuale, scambiandosi gli anelli tramite smartphone.

Secondo quanto riportato dall’agenzia ANSA, durante la celebrazione non è avvenuto uno scambio fisico degli anelli, ma questo è stato sostituito da una transazione sulla blockchain tramite gli smartphone degli sposi. Il token che identifica gli anelli nuziali è stato chiamato Tabaat, termine ebraico che significa “anello”, ed è unico, non se ne possono più fare altri.

Se si cerca su internet questa parola, si può vedere che esistono soltanto due token “Tabaat, e che sono già stati consumati e quindi non più disponibili a terze persone!

Subito dopo la cerimonia, Rebecca Rose ha scritto sul suo profilo Twitter, riferendosi agli anelli virtuali: “Non essendo materiali, sono immutabili ed eterni, come l’amore dovrebbe essere. Tutti potranno vedere la prova del nostro amore“.

La sposa ha anche caricato alcune delle loro foto che li immortalano davanti all’altare con i propri telefonini, intenti a leggere la loro “proposta virtuale”.

C’è da aggiungere che Rebecca e Peter non sono estranei al mondo della tecnologia, difatti i due lavorano entrambi per una società americana di scambio di criptovalute.

E’ incredibile pensare come ad oggi i Non Fungible Token si stiano espandendo sempre di più, diventando per molti un vero e proprio investimento. Qualche giorno fa anche un giornalista del New York Times ha venduto un suo articolo in formato Nft per 563.000 dollari.

Abbiamo sempre pensato che le “nuove tecnologie” siano sinonimo di “barriere”, e probabilmente in molti casi è così. Ma ci sono anche episodi in cui questa teoria rompe le regole, e le barriere si trasformano in ponti che possono coniugare due persone, come nel caso dei due sposi Rebecca Rose e Peter Kacherginsky. La loro storia è stata la dimostrazione che grazie alla tecnologia si possano condividere anche i momenti più importanti come il matrimonio.
E se ci vogliamo spingere oltre gli affetti, il mercato dei Non Fungible Token è molto vario e in quanto tale si pensa che potrebbe aiutare l’economia di diversi fattori diventando la nuova frontiera dell’autenticazione.

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