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ANTONIO BASSOLINO AI MICROFONI DI TELEVOMERO:”MI CONSIDERO UN COMBATTENTE CHE SFIDA GLI AVVERSARI A VISO APERTO”

Nel corso della trasmissione “Dentro i fatti”, in onda su Televomero, Antonio Bassolino ha rilasciato una lunga intervista al giornalista Samuele Ciambriello, esponendo con chiarezza i motivi della sua candidatura e i suoi programmi politici.

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“Mi considero un combattente che sfida gli avversari a viso aperto”. Antonio Bassolino è in gran forma  e torna ad esprimere con ferma convinzione il suo intento di candidarsi alle prossime elezioni comunali. Lo fa con entusiasmo e spontaneità, intervistato dal giornalista prof. Samuele Ciambriello presso gli studi di Televomero, svelando alcuni dettagli più intimi legali  a questa candidatura: “Ho promesso a mio padre defunto e a Pietro Ingrao, scomparso da poco, la cui tomba ho omaggiato di recente, che non mi sarei sottratto a questo doveroso impegno!” rivela.

Incalzato dal giornalista Samuele Ciambriello, che gli chiede come abbia vissuto questo esilio politico durato cinque anni, Antonio Bassolino, perché è così che vuole essere chiamato, dichiara: “Mi sono dedicato alle attività culturali legate alla Fondazione Sudd di cui sono presidente. Ho inoltre scritto due libri: “Le Dolomiti di Napoli” e “Napoli Italia”. E pensai che, mostrando la mia disponibilità a ricoprire l’incarico di sindaco, che sarebbe giunto qualche segnale positivo dal mio partito, segnale che non è arrivato. E’ giunto quindi il momento di dar luogo alle primarie per affrontare a viso aperto i miei avversari”.

E quando, gli si chiede, esattamente, quale sia il momento esatto in cui abbia maturato l’idea di una sua discesa in campo, lui risponde così: “Decisi che mi sarei candidato proprio quando presentai al Teatro  San Carlo le “Dolomiti di Napoli” (ottobre 2013). Ma da allora tanto tempo è trascorso senza che nessun segnale mi giungesse, e in politica, è noto, il tempo è una risorsa preziosa: è per questo che reputo indispensabili le primarie”.

Non si sottrae neanche alle domande più scomode come quella della giornalista Simona Brandolini, presente in studio durante la puntata di Dentro i fatti, che gli chiede. “Il PD e lo stesso Guerini sembrano aver cambiato atteggiamento nei suoi confronti e si parla di innovazione: cosa intende?”

Lui replica senza esitazione : “L’innovazione si misura sulle idee più o meno valide  proposte dal candidato e sottoposte ai cittadini, non certo sui volti più o meno noti. Mi sono candidato su sollecitazione dei cittadini, non certo della stampa!”- dichiara convinto, e aggiunge :”Deploro l’atto di presunzione di volersi sottrarre al giudizio dei napoletani!”.

E quando il giornalista Pietro Treccagnoli del Mattino gli chiede se sia sicuro di vincere col Pd, lui risponde: “ Le Primarie sono difficili , ma il Pd ne uscirà rafforzato da questa battaglia”.

Ed un’eventuale sconfitta , prospettatagli da alcuni non lo spaventa affatto, poiché dichiara: “Mi candido come sindaco con le primarie e col PD poiché lo reputo passaggio essenziale. Il mio intento è, infatti mettermi a disposizione dei cittadini”:

Non poteva mancare una velata critica all’operato dell’attuale sindaco di Napoli: “L’errore di De Magistris  è stato di muoversi  come un partito. Il sindaco è un’istituzione e non può sottrarsi al confronto col presidente del consiglio rifiutandosi di collaborare col governo”, ha dichiarato.

Ha ricordato poi l’infausta scelta del primo cittadino di Napoli di candidarsi, anni fa, accanto ad Ingroia, nelle file di rivoluzione civile, partito che racimolò un modesto consenso (3%).

“Deploro inutili particolarismi- ha concluso- Ciò che m’interessa  è candidarmi col Pd guardando in faccia Renzi, senza curarmi degli avversari, e, in caso di sconfitta farò il nonno.”

Sei anni e mezzo come sindaco, 10 anni come presidente della regione: Antonio Bassolino è sereno rispetto alla prospettiva di un altro eventuale nuovo mandato e , a chi gli chiede quale errore non commetterebbe mai, lui risponde, riferendosi agli episodi di via Nicolardi, : “ Di certo non trascurerei la sicurezza: il primo obiettivo è la messa in sicurezza della città”.

Infine, al giornalista Pietro Treccagnoli che gli chiede quale sia il candidato che teme di più lui risponde: “Se teoricamente i miei sfidanti sarebbero tre (il candidato del M5stelle, de Magistris e il candidato del centrodestra), al ballottaggio saremo solo in due: io e il sindaco uscente. Ma considerando che l’operato dell’attuale sindaco non è impeccabile e che il PD è decisamente in salita , sono notevolmente ottimista!”.

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